Cnh, ecco il trattore a biometano

È adatto agli allevamenti dove si possono installare biodigestori

Riccardo Cervelli

Basildon (Uk) Presto molti trattori nelle fattorie potrebbero viaggiare a biometano, gas che ha caratteristiche paragonabili a quelle del metano fossile già utilizzato nel mondo dell'autotrazione. Ci crede Cnh Industrial che a Basildon, in Inghilterra, ha presentato e fatto testare un concept di trattore alimentato con questo carburante rinnovabile, in alternativa al tradizionale gasolio. La prima importante caratteristica di questo concept - che segue di un anno la presentazione di un altro «prototipo», quello del trattore a guida autonoma, protagonista di un altro evento di Cnh - è che il mezzo agricolo a biometano non è completamente diverso da quelli tradizionali. Il trattore a guida autonoma, infatti, oltre alla possibilità di essere dotato con varie tecnologie innovative, è senza cabina, mentre quello a biometano sfrutta la stessa carrozzeria e meccanica di un mezzo agricolo diesel.

Il primo modello presentato si basa sulla piattaforma del New Holland T6.180, un trattore di medie dimensioni. Nel modello Methane Power la principale differenza è il motore, che come quello del fratello a gasolio, è sviluppato e prodotto da Fpt Industrial Brand (società di powertrain di Cnh) nel proprio stabilimento di Torino. Ovviamente, al posto del serbatoio per carburante liquido, sono state previste nove bombole per il gas compresso, alloggiate in punti diversi del veicolo. «Le prestazioni delle due motorizzazioni - spiega Oscar Baroncelli, head of product marketing di Ftp - sono analoghe, particolarmente adatte alle operazioni che si effettuano senza sosta in una azienda di allevamento».

A differenza del T6.180 classico, il Methane Power promette fino al 40% di risparmio sui costi di rifornimento, è molto più silenzioso ed è praticamente a zero emissioni di CO2. Ma, soprattutto, si inserisce come tassello nel puzzle di una fattoria autosufficiente dal punto di vista energetico e anello importante dell'economia circolare.

Il biometano si produce con il letame e gli scarti alimentari, lavorati con appositi biodigestori. Oltre a rifornire i mezzi agricoli, può alimentare generatori di elettricità. E se prodotto in eccesso, può essere ceduto alla rete o venduto direttamente ad altri, diventando una nuova fonte di reddito per l'impresa.

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