Conte è davvero un "traditore"? Cosa rivelano queste lettere

L'ex tecnico dell'Inter ha stupito tutti con il suo addio. Ma chi è davvero? Che cosa rivelano queste lettere...

Conte è davvero un "traditore"? Cosa rivelano queste lettere

Le lettere iniziali “A” e “C” molto grandi del nome (qui la firma) e del cognome ci suggeriscono come egli tenga molto al prestigio sociale, cosa che non deve pertanto mai essere sottovalutata da chicchessia. Il taglio della lettera “T”, con l’asta assai prolungata verso destra quasi a sembrare una freccia, ci indica un carattere aggressivo peraltro mascherato all’esterno con un certo perbenismo controllato che lo porta ad allontanarsi da chi osi mettere in discussone le sue doti. Antonio Conte sembra amare il contrasto, poiché ama uscire vincente da ogni situazione sia come allenatore che come uomo; quindi, per lui, assieme al successo, conta anche la “moneta”. Anzi, sembra, almeno dagli ultimi eventi che sia venuto meno in lui il carisma di allenatore legato ad una maglia, per mettersi in gioco per trovare una società che gli possa garantire, assieme al prestigio come allenatore, che tutti peraltro gli riconoscono, anche la “grana”. Egli, infatti, possiede in Ego ipertrofico che lo pone sempre in “trincea” pronto a lottare per sentirsi un “fuori classe”. Dalla firma di Antonio Conte emerge un Io volitivo e determinato, con buone capacità di volontà ferrea e una ricca energia vitale; ciò, oltre a garantire prestazioni efficienti, gli conferisce stabilità e resistenza alla fatica. Siamo senz’altro di fronte a una personalità ambiziosa, che desidera stare al centro dell’attenzione, come se ogni vittoria gli appartenesse di diritto. Ama inoltre esercitare il suo “fascino” sul pubblico suscitando interesse e ammirazione per il suo modo di fare l’allenatore, utilizzando una mimica eloquente, persuasiva e narcisistica. Ciò che invece può difettare in lui è il livello di fedeltà alla causa: come scrissi tempo fa, se non sente su di sé tutta l’ammirazione e la valorizzazione desiderata, in lui potrebbe venir meno il senso di appartenenza. Antonio Conte può solo accettare posizioni da protagonista sia come allenatore sia come uomo in affari; d’altro canto, il mondo del calcio si basa in gran parte sul “vil denaro” che alletta tanti allenatori ... e Antonio Conte, avendo “mangiato la foglia”, agisce di conseguenza.

Come condannarlo! Sarà difficile, quindi, che egli rinunci facilmente alle sue pretese professionali ed economiche, per cui non gli sarà difficile collocarsi, purché riesca in tempi brevi trovare qualcuno che risponda a tutte le sue onerose esigenze.

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