Conte: "Orgoglioso di tutti. Ma questo non è un addio. È solo un arrivederci..."

"I ragazzi hanno dimostrato di amare la maglia, Però nessun rimpianto... anzi no: uscire ai rigori"

Conte: "Orgoglioso di tutti. Ma questo non è un addio. È solo un arrivederci..."

Si ferma ai quarti di finale l'avventura dell'Italia a Euro 2016. La Germania ha battuto gli azzurri ai calci di rigore dopo i tempi supplementari chiusi sull'1-1, frutto delle reti nella ripresa di Ozil al 20' e di Bonucci al 33' su calcio di rigore. Decisiva la rete segnata da Hector dopo l'errore di Darmian. «Mi dispiace per i ragazzi, mi dispiace per loro».

Finita la lotteria Antonio Conte ha poco tempo per riflettere sull'andamento della partita, il primo pensiero è verso i suoi ragazzi che hanno dato tutto: «Ma loro sono una squadra molto forte. Dispiace perché potevamo passare noi». Riesce a trattenere le lacrime, anche se avrebbe voglia di emozionarsi. A caldo, mentre i tedeschi festeggiano ancora, l'adrenalina è troppo forte e allora Antonio Conte saluta questo Europeo inviando un pensiero a questo gruppo di 23 calciatori. Al suo gruppo che si è consegnato a lui totalmente e gli ha dato tutto: «Io sono orgoglioso di questi ragazzi. Hanno dimostrato di amare la maglia, di aver dato tutto. Alla fine usciamo senza alcun rimpianto, l'impegno è stato massimo. Lo ripeto: sono orgoglioso di questa Italia. L'unico rimpianto di questo Europeo è solo quello di questi calci di rigori. Per il resto nulla: nessun rimpianto. Questi ragazzi hanno dimostrato veramente tutto, hanno dato veramente tutto quello che avevano».

L'uscita dell'Italia dall'Europeo coincide con la fine del biennio azzurro di Antonio Conte e quando gli chiedono di tracciare un bilancio, lui la pensa così: «I bilanci a me non piace farli, li fanno gli altri. A me interessa aver fatto un'esperienza incredibile con questi ragazzi, sono stati rispettati e temuti da tutti. Un addio dalla Nazionale? No. Questo è un arrivederci».

Ha sbagliato anche Bonucci dal dischetto, l'avesse messa dopo l'errore di Schweinsteiger sarebbe passata l'Italia. Ma è poi il primo a metterci la faccia: «Ci eravamo detti che si poteva anche uscire contro la Germania. Però avevamo fatto un patto - rivela il centrale azzurro -, e cioè che se fossimo usciti lo avremmo fatto a testa alta. Contro i campioni del mondo siamo arrivati ai calci di rigore, credo che questa sia stata la risposta migliore. È stata una grande avventura, dobbiamo ringraziare tutti i componenti della spedizione, dal ct Conte al presidente federale. Inutile adesso pensare ai rigori sbagliati, chi è andato sul dischetto lo ha fatto perché lo ha chiesto, poi l'errore ci può stare. Tutti hanno messo il cuore sul campo, in ogni allenamento e in ogni partita: grazie agli italiani che ci hanno dato entusiasmo».

Anche Parolo, sereno, pacato, parla del gruppo e della sua crescita all'interno di questo gruppo: «Sì, in questi

ultime due stagioni sono cresciuto molto ma questa lezione con Conte è stata importantissima. Lui ci aveva chiesto di diventare l'uno il milgior amico dell'altro e questo lavoro ha dato i suoi frutti. Eravamo uniti, compatti».

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