Novak Djokovic si conferma un campione, un fuoriclasse assoluto sia in campo che nella vita. Il 32enne qualche giorno fa insieme alla moglie Jelena ha voluto rendere ufficiale la sua donazione da un milione di euro alla sua nazione, la Serbia, per poter fronteggiare al meglio l'emergenza coronavirus: "Voglio esprimere gratitudine a tutti i medici che nel mondo e nella mia nativa Serbia, stanno aiutando i malati di coronavirus".
Novak e la moglie Jelena hanno poi concluso: "Sfortunatamente, ogni giorno migliaia di persone si infettano. Io e mia moglie Jelena abbiamo cercato di capure come condividere le nostre risorse con le persone che al momento ne hanno bisogno. La nostra donazione è di un milione di euro per l'acquisto di respiratori e di altro materiale sanitario. La situazione è imprevedibile. Ci sono paura e panico e lo capisco, perché c'è molta sofferenza in giro per il mondo. Io e la mia famiglia vogliamo restare positivi per combattere questo virus".
Nole solidale con l'Italia e con Bergamo
Djokovic non ha mai fatto mistero di amare il Bel Paese, parla correttamente l'italiano ed è un grande tifoso del Milan. Il campione serbo ha deciso, dunque, di effettuare una donazione a Bergamo, la città più colpita dalla pandemia da coronavirus insieme a Brescia. A rivelarlo il direttore dell'ASST di Bergamo Ovest Peter Assembergs, durante la trasmissione di Bruno Vespa "Porta a Porta":"Ci sono arrivate donazioni importanti anche dall’estero e a me questo ha colpito.
Che mi è rimasta impressa è quella di Novak Djokovic, numero 1 del tennis mondiale, che ha già fatto delle grandi donazioni per la Serbia, il suo Paese, che però avendo saputo le notizie della Lombardia e della provincia di Bergamo ha voluto pensare anche a noi. Per me questo è un grand’uomo, spero un domani di poterlo abbracciare".
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