CR7 c'è, aspettando Ibra. La ripresa della serie A con il governo nel pallone

Dal Sassuolo fino a Inter e Juve, allenamenti in solitaria e a distanza. Spadafora è nel mirino

CR7 c'è, aspettando Ibra. La ripresa della serie A con il governo nel pallone

Il Sassuolo ha già ripreso (si fa per dire) gli allenamenti. Individuali. In pratica, i giocatori neroverdi hanno corso lungo i tre campi del Mapei Stadium: distanze assicurate. E nessuna voglia di strafare, in attesa del consiglio federale di venerdì che deciderà sul protocollo sanitario. Pian piano il calcio prova a ripartire. Senza avere ancora la certezza della ripresa del campionato, chè quello è ancora altro argomento per nulla facile da affrontare. E sul quale le polemiche non mancano mai.

Al reiterato scetticismo del ministro dello Sport Spadafora, ieri ha replicato Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: «Spadafora crede di essere il padrone assoluto dello sport e pensa di poter decidere da solo la chiusura del calcio, senza tener conto che si tratta di una delle prime dieci industrie del Paese. Decisioni di questa portata devono invece passare dal Parlamento». Dose rincarata da Salvini, secondo cui «se si ferma il calcio, si fermano anche tutti gli altri sport: ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro e ci sarebbe un altro miliardo da reperire. Non ce lo possiamo permettere. Inter e Milan? Possono giocare al Sud». «Non mi permetto di giudicare Spadafora è invece l'analisi di Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna - Dovendo applicare il decreto, ho però pensato che, se Ronaldo fosse andato a correre in un parco, avrebbe avuto dietro migliaia di persone». «Siamo al lavoro per il protocollo per gli allenamenti degli sport di squadra e per le linee guida per la riapertura delle strutture dello sport di base», ha detto in serata il ministro.

Con circospezione, allora, quasi tutte le società hanno aperto o stanno per farlo - i centri. L'Inter lo farà da domani se saranno completati i test medici: Handanovic e compagni si alleneranno sui cinque campi di Appiano, con lavori singoli a partire dalle 8.30. A loro disposizione un medico e un preparatore. Docce solo in camera (rigorosamente singole). Mentre la Juventus, con Cristiano Ronaldo sbarcato ieri sera a Torino, ha iniziato ieri i primi test al JMedical: da metà settimana, i torinesi potranno andare alla Continassa per riprendere confidenza con il terreno di gioco. Poi, potranno usufruire anche dell'adiacente JHotel. Oggi, a Zingonia, riprenderà anche l'Atalanta, il Milan ha invece deciso di temporeggiare: prima sarà effettuato lo screening completo a giocatori e staff (al via oggi), poi arriverà la programmazione dopo che governo e ats locali avranno dato l'autorizzazione per i tamponi. Le sedute individuali potrebbero cominciare nel fine settimana, in attesa del ritorno di Ibra e Kessié. Procedura analoga per il Napoli, che oggi concluderà i tamponi: in campo (tre terreni di gioco) tra venerdì 8 e lunedì 11. Domani, per la gioia dell'impaziente Lotito ed effettuati i tamponi, si rimetteranno invece le scarpine Immobile e compagni. In gruppi scaglionati, ovviamente. Il Bologna invece ricomincerà oggi, senza utilizzare gli spogliatoi.

Domani toccherà al Parma, che alle porte di Collecchio dispone di sette campi: anche per gli emiliani, come per la Samp, scelta facoltativa. Giovedì, dopo i vari test, a Trigoria scenderà in campo la Roma: tre i campi a disposizione per gli uomini di Fonseca, due i ristoranti, 36 le stanze. Se durerà, però, nessuno può dirlo.

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