Dieci ori per rimanere nell'élite anche ai Giochi

L'ipotetica lista degli azzurri capaci di farci stare alti nel medagliere

Jacopo GranzottoSette mesi ai Giochi di Rio ed è già tempo di previsioni. Anzi, sarebbe meglio dire di calcoli. Perché, anche se non lo ammetterà mai, il simpatico presidente del Coni Giovanni Malagò, sta già facendo qualche addizione. Lui pensa in grande, il che significa stare nei primi dieci paesi del medagliere, come a Londra quattro anni fa. Per riuscire nell'impresa (pare facile) serviranno nove, dieci ori. Almeno. Eccoci dunque al borsino medaglie, una fissa di fine anno, introdotto da «Sport Illustrated». Ne fanno una bibbia e generalmente ci azzeccano. Di sicuro sarà testa a testa per il primato tra Cina e Usa. L'Italia è data da molti analisti tra la decima e la tredicesima posizione. De Coubertin ci perdonerà, ma partecipare (e piazzarsi bene) è importante fino a un certo punto. Sono le medaglie d'oro che contano, che danno sostanza e ti fanno fare il salto come potenza sportiva. Almeno finché le graduatorie continueranno ad essere stilate (ufficiosamente) a partire dal metallo più pregiato, permettendo di stare davanti a nazioni importanti col minimo sforzo. Fai conto la Spagna: a Londra ha preso 17 medaglie, ma solo tre ori, così nel medagliere è finita 21esima dietro al Kazakistan (13esimo) che di ori ne ha presi sette. Dunque, è caccia all'oro.A cominciare dall'atletica, la disciplina regina dove le certezze scarseggiano alquanto. Tranne la solita marcia (Anna Eleonora Giorgi e, perché no, Alex Schwazer) c'è poco da sperare. Qualche timida aspettativa dal salto in alto (Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti) e nulla più. Meglio, molto meglio dal nuoto dove Federica Pellegrini nei 200 stile libero e Gregorio Paltrinieri nel 1500 metri parrebbero tra le poche certezze d'oro della nostra spedizione assieme ai ragazzi del fondo (Simone Ruffini e Rachele Bruni) e agli azzurri della scherma (fioretto a squadre e individuale femminile, Fiamingo nella spada femminile). Possibile caccia all'oro anche nella canoa, dove lo slalomista Daniele Molmenti nel K1 è tra i favoriti. Nel canottaggio la coppia Ruta-Micheletti nel doppio pl e i 4 senza senior (Di Costanzo, Castaldo, Lodo, Vicino) sono quotatissimi. E veniamo al ciclismo su strada, dove diciamolo pure, abbiano molte aspettative nella coppia Vincenzo Nibali-Fabio Aru, tra i favoriti della corsa in linea. Del resto è un percorso che si addice ai nostri due azzurri. Percorso gradito anche a un'altra delle favorite, la nostra Elisa Longo Borghini. Vedremo. Anche il ciclismo su pista ha la sua carta da giocare in Elia Viviani (Omnium). Quanto alla ginnastica ritmica la nostra squadra non lotterà per l'oro, ma poco ci manca.

Tra gli sport di squadra qualche timida speranza dalla nazionale di volley che prima o poi dovrà pur azzeccare il torneo giusto. Nel pentathlon Riccardo De Luca a fari spenti si gioca l'oro. Oro possibile anche nella boxe, dove il nostro Clemente Russo nella categoria 91 chilogrammi se la gioca con russi e cubani. Buona fortuna azzurri.

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