Da dietro alla lavagna direttamente sul podio: l'Olanda liquida gli Stati Uniti e accede ai quarti di finale del Mondiale grazie a tre dei suoi uomini finora più deludenti in Qatar, ovvero Depay, Blind e Dumfries. L'interista è stato l'uomo partita del match con due assist e un gol, corroborati da una prestazione di grande spessore lungo tutta la fascia destra, anche in fase difensiva. I primi due gol dell'Olanda sono stati l'uno la fotocopia dell'altro e hanno esaltato il calcio sistemico di Louis van Gaal. La rete di Depay è arrivata dopo 20 passaggi consecutivi degli arancioni, per un'azione iniziata nella propria area di rigore e chiusa da un cross rasoterra di Dumfries dalla destra finalizzato da Depay. Per l'attaccante del Barcellona, arrivato in Qatar in condizioni fisiche precarie, si tratta della prima rete al Mondiale. Anche Blind era stato fortemente criticato in patria e la risposta è stata la rete del 2-0, ancora propiziata da Dumfries, al quale ha ricambiato il favore per il 3-1.
Gli Stati Uniti hanno fallito la tesi di laurea. La freschezza mostrata nel girone è durata una manciata di minuti, ma è significativo che i tre migliori in questo Mondiale siano stati anche i protagonisti in negativo del match: Pulisic si è divorato in avvio un gol, sui primi due gol pesano le dormite di Adams e Dest. La prestazione fornita dal milanista, finora ineccepibile, è stata di livello... Milan, ovvero carente.
Anche la rete del momentaneo 2-1 di Wright è arrivata in maniera casuale, con una parabola a campanile. Nemmeno la statistica ha aiutato Gregg Berhalter, che aveva già affrontato una volta, da giocatore, Van Gaal e lo aveva battuto. Accadde in uno Sparta Rotterdam-Ajax del maggio 1997. 25 anni fa, in un altro mondo.
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