E la Mercedes sfodera l'ultima novità

La nuova risorsa tecnica, sfoderata proprio all'ultimo dalla British-Mercedes, sulla magnifica pista di Abu Dhabi, si chiama: massima motricità. Qualcosa di magico, per la prima volta in grande accostamento con la Rbr dallo strano motore trasgressivo, mentre la Ferrari è andata sul classico, con le sue buone potenze di punta, tali da farla brillare sul lungo rettilineo. No, oggi non si combatte più con lo sciorinamento di cavalli, tendenti a mille, che davano il Cavallino in ripresa nei primi turni di prove, così da sopravanzare le Rbr più che con l'effimero margine del Brasile. Guardate le velocità di punta: Vettel in cima ai valori, con 343,6 km/h, un po' meno caricato aerodinamicamente di Raikkonen, con 342,3 km/h, ma di poco peggiore nel miglior tempo; la Mercedes, addirittura a 337.2-336,4 km/h, si è presa, in pole-position, lo 0,85-0,91% di vantaggio sulle due Ferrari, ma lo 0,84% sulla migliore delle Rbr, quella di Ricciardo, a 335,1 km/h da Speed-trap, contro i 334,9 km/h di Verstappen (differenze impercettibili, pur sempre in quella direzione), terminato all'1,06%.

Non c'è niente da aggiungere nelle teorie, tanto più che la più diretta rivale di Maranello, divenuta proprio la Rbr dal trasecolante motore, potrà prendere la partenza di questo Gp di Abu Dhabi con gommatura Super-soft, anziché Ultra-soft, ciò che rappresenta la scelta più razionale per la distanza, non per scattare davanti a Vettel-Raikkonen, con strategie-pneumatici promettenti. Tecnicamente, la Ferrari è fuori range. Bisogna rivedere gli sforzi di trazione e la motricità, anche su questo tipo di piste.

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