Tutti i giocatori di Italia e Inghilterra, protagonisti della finalissima degli Europei 2020 a Wembley, si sono inginocchiati in appoggio alla campagna contro il razzismo Black Lives Matter prima del fischio d'inizio del match.
La scelta di sicuro non sorprende ed è di sicuro coerente, rispetto alla linea stabilita dalla truppa azzurra nel corso della competizione. Si è proseguito dunque secondo un percorso di continuità con la partita dei quarti di finale contro il Belgio. Dopo un'ondata di polemiche e discussioni, gli Azzurri si erano inginocchiati contro la Nazionale di Roberto Martinez. La decisione non era piaciuta però alla deputata del Pd, Laura Boldrini che ci teneva a sottolineare: "Inginocchiarsi ha senso quando questa decisione si basa su principi e su valori. Motivo per cui io e altre colleghe e colleghi ci inginocchiamo in Aula in occasione dell'uccisione di George Floyd''.
In precedenza, infatti, solo 5 azzurri avevano compiuto il gesto spontaneamente. Era accaduto prima della partita contro il Galles. La polemica era scoppiata alla terza gara del girone, quella contro Bale e compagni: i Dragoni si erano inginocchiati, la nostra Nazionale lo aveva fatto con appena cinque elementi. La scena però non era stata gradita alla sinistra con il segretario del Pd, Enrico Letta pronto a riproporre la solita retorica:''Vorrei fare un appello ai nostri giocatori: che si inginocchino tutti, perché francamente l'ho trovata una scena pessima. Se si mettono d'accordo sugli schemi di gioco, si mettono d'accordo anche su quello, è meglio anche perché i gallesi erano tutti inginocchiati, gli italiani no". Il dibattito, d'altronde non poteva essere di diverso contenuto: buoni contro cattivi oppure anti razzisti e non.
A quel punto gli Azzurri avevano deciso allora di seguire l’esempio degli avversari dopo quella prima fase di disorientamento contro il Galles. Non tutti gli Azzurri infatti condividono la campagna, quindi hanno deciso di seguire gli avversari. E infatti quando hanno affrontato l’Austria e la Spagna, squadre che non avevano mai aderito, sono rimasti tutti in piedi. Il motivo è semplice, e va ricercato nelle dichiarazioni di Giorgio Chiellini prima della partita contro l’Austria, valida per gli ottavi di finale: il nostro capitano aveva chiarito, dovendo esplicitamente intervenire per placare una discussione che stava palesemente sconfinando, che gli azzurri si sarebbero messi in ginocchio solo se a farlo fossero stati gli avversari.
Dunque, un gesto di rispetto e solidarietà sì, ma non nei confronti di Black Lives Matter, quanto degli avversari sul terreno di gioco.
Allora ricapitoliamo contro l’Austria l’Italia non si è inginocchiata; è tornata a farlo con il Belgio perché appunto i Diavoli Rossi lo hanno fatto, niente invece nell’epica semifinale contro la Spagna. In finale invece? L’Italia si inginocchia come gesto di solidarietà verso gli inglesi. Ecco aspettarsi una scelta autonoma come tante altre Nazionali, è diventata purtroppo una vana utopia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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