Robinho mette la Juve ko: il Milano vince 1-0

La Fiorentina pareggia col Torino 2-2. Vittoria di misura della Roma a Pescara, della Samp contro il Bologna e del Genoa che espugna Bergamo. Stasera il big match

Robinho durante il match contro la Juventus
Robinho durante il match contro la Juventus

Il Milan infligge la seconda sconfitta stagionale alla Juventus: finisce 1-0 a San Siro, decide il rigore di Robinho, concesso per un dubbio mani di Isla. La Fiorentina due volte in svantaggio si salva a Torino e acciuffa un pareggio importante. Vittoria di misura della Roma a Pescara, della Sampdoria contro il Bologna e del Genoa che espugna Bergamo. La 14esima giornata del campionato di serie A, spalmata in quattro giorni, si concluderà martedì sera con Lazio-Udinese.

Successo però meritato per i rossoneri, che per larghi tratti hanno sovrastato una Juventus irriconoscibile. Rossoneri subito insidiosi con un bel destro di De Sciglio da fuori sul fondo non di molto, con una Juve che soffre l’aggressività della squadra di Allegri. Il Milan pressa bene e riparte in contropiede, come al 14’ quando Buffon salva su Boateng. L’intensità dei rossoneri non cala, ospiti in difficoltà e al 30’ la partita cambia: cross dalla destra e colpo di testa di Nocerino, Isla si oppone forse col braccio e Rizzoli indica il dischetto. Rigore dubbio (il cileno sembra respingere col fianco) ma dagli undici metri Robinho non sbaglia nonostante Buffon intercetti il tiro. Il Milan va a caccia del raddoppio ma i tentativi su punizione di Montolivo non vanno a buon fine. Alla ripresa la Juve si presenta con Padoin al posto di un disastroso Isla ma la prima occasione è rossonera, con Barzagli che salva su El Shaarawy dopo un tocco maldestro di Buffon. Entra pure Giovinco per Quagliarella ma la squadra bianconera è in confusione e gli uomini di Allegri non faticano a chiudere gli spazi. Al 18’, però, bianconeri pericolosi: cross di Padoin dalla destra e rovesciata di Giovinco che finisce fuori. La Juve cresce ma non incide, Alessio gioca anche la carta Pogba (fuori Asamoah) solo che la sostanza non cambia, il forcing non produce che un paio di tentativi di Vucinic e ora Inter e Napoli possono ridurre le distanze.

A Torino la Fiorentina, reduce da cinque vittorie di fila e forte del terzo posto (in condominio con il Napoli che domani è atteso a Cagliari) si è trovata due volte sotto ma è stata capace di rimontare e portare a casa un punto comunque pesante, nonostante Aquilani prima e Toni poi fossero usciti per infortunio. Finisce 2-2: al gol dell’ex di turno Cerci risponde Rodriguez su rigore poi di nuovo in vantaggio i granata con Birsa e 2-2 firmato da El Hamdoui, a segno appena entrato in campo. Pochi attimi di paura per uno scontro testa contro testa tra Glik e Toni: il polacco è rimasto a terra e subito soccorso dai medici, ma subito si è verificato che era cosciente. Necessaria in ogni caso l’uscita in barella.

Vince 1-0 la Roma a Pescara, senza brillare: basta un gol al 5’ di Mattia Destro (mandato in campo al posto dell’infortunato Lamela) alla formazione di Zdenek Zeman per collezionare la seconda vittoria consecutiva dopo quella di lunedì scorso con il Torino. Tre punti pesanti per i giallorossi che raggiungono quota 23 punti e agganciano (momentaneamente) la Lazio al quinto posto. Certo i giallorossi sprecano tanto e rischiano la beffa nel finale.

Per il Pescara (che ha salutato con un lungo applauso Zeman) la situazione in classifica comincia a diventare davvero difficile. Il Genoa espugna Bergamo e abbandona il ruolo di fanalino di coda. Contro l’Atalanta decide un gol di Bertolacci che basta ai rossoblù per mettere fine alla serie negativa che durava da cinque gare. Successo di misura anche per la Sampdoria che batte il Bologna 1-0 grazie ad un gol di Poli. I rossoblù, in inferiorità numerica per 85 minuti per l’espulsione di Morleo, lotta alla ricerca del pareggio ma trova la resistenza della difesa doriana.

Pareggio senza reti tra Chievo e Siena, un punto per parte in una sorta di spareggio salvezza. I toscani si rendono più volte pericolosi con Calaiò ma non trovano il gol, alla fine uno 0-0 che in realtà non accontenta nessuno. I toscani restano ultimi a 11 punti, con Bologna e Pescara.

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