Fuga da Russia e Ucraina. I "profughi" del pallone fanno gola anche alla A

Gli stranieri dei due Paesi liberi fino a giugno. Atalanta e Juve tentate dal colpo last minute

Fuga da Russia e Ucraina. I "profughi" del pallone fanno gola anche alla A

Sembra brutto dirlo, ma il drammatico conflitto scoppiato tra Ucraina e Russia potrebbe diventare una ghiotta opportunità di mercato per tanti club. La Fifa di concerto con il FIFPro (sindacato dei calciatori a livello mondiale), infatti, ha decretato che i giocatori stranieri militanti nei campionati di Russia e Ucraina potranno spostarsi senza alcun vincolo per i prossimi 3 mesi, ovvero sino al termine della stagione sportiva (30 giugno). Questi trasferimenti potranno avvenire da oggi fino al prossimo 7 aprile, dopodiché dal primo di luglio i calciatori coinvolti torneranno ai rispettivi club di appartenenza.

Una sorta di finestra di mercato last minute che potrebbe cambiare i giochi a livello nazionale, ma non internazionale dato che gli organici club coinvolti tuttora nelle coppe europee non potranno essere modificate. Ogni società potrà ingaggiare temporaneamente al massimo 2 elementi provenienti da squadre russe/ucraine. Il tutto però senza cambiare le regole vigenti. In Serie A le liste dei calciatori schierabili sono composte da 25 elementi e, qualora una società dovesse rinforzarsi con un acquisto, dovrà togliere dalla lista a sua volta un giocatore. Per esempio se l'Atalanta prendesse un attaccante, metterebbe fuori lista Zapata (infortunato fino a maggio).

Proprio i nerazzurri sono tra le compagini che potrebbero necessitare di un innesto a causa dell'emergenza offensiva (oltre a Zapata, c'è out anche Ilicic). Alla Dea è stato proposto il brasiliano Fernando (Shakhtar), che però per caratteristiche tecniche assomiglia più a Muriel che a Zapata. Ecco perché a Bergamo non hanno ancora affondato il colpo. Scenario simile dalle parti della Continassa, dove la Juventus è alle prese con l'emergenza in mediana (stagione finita per McKennie e Zakaria out un mese). Ai bianconeri è stato caldeggiato il centrocampista dello Shakhtar Marcos Antonio, anche se per ora la Vecchia Signora sembra orientata a restare così. La maggior parte dei calciatori militanti in Russia e Ucraina, tra l'altro, sono extracomunitari e per loro non verranno fatte eccezioni regolamentari. Potranno eventualmente essere inseriti in organico solo da quelle squadre che hanno ancora slot liberi a disposizione. Roma, Lazio e Napoli hanno esaurito i posti pertanto rimarranno così, mentre le due milanesi e la Juve potrebbero invece ricorrere al jolly di mercato per alzare ulteriormente l'asticella.

Tra i nomi più affascinanti ci sono l'esterno offensivo David Neres (Shakhtar) e il terzino destro Dodò (Shakhtar).

Quest'ultimo già nel mirino del Bayern Monaco, mentre in Russia si può fare il pieno di fantasia con Carrascal, Yazici, Claudinho e Malcom. La sensazione è che i tanti brasiliani torneranno in patria, dove il campionato nazionale scatterà ad aprile e poche big del Vecchio Continente sfrutteranno davvero l'occasione, salvo gravi infortuni last minute.

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