"Un Giro fra le lacrime. Cari corridori metteteci il cuore"

L'ad di Banca Mediolanum: "Non possiamo restare indifferenti al dramma dell'Emilia"

"Un Giro fra le lacrime. Cari corridori metteteci il cuore"
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Ha a che fare con i numeri tutto il giorno, ma un momento per dare un'occhiata alle classifiche del Giro lo trova sempre. «In verità alla sera mi guardo tutti gli «highlights», precisa Massimo Doris (nella foto), amministratore delegato di Banca Mediolanum, che da ventun anni è sponsor della maglia azzurra di miglior scalatore del Giro.

Per ora al comando c'è Davide Bais, che ha vinto a Campo Imperatore.

«Spero che sia un italiano a portare la nostra maglia a Roma, anche se non sarà facile. Rubio, Pinot e Healy sono molto vicini a Bais».

Molto vicini anche nella lotta per la maglia rosa.

«Ho letto che Armirail è un leader di passaggio, la vera lotta è alle sue spalle, tra Thomas, Roglic, Almeida e il nostro Damiano Caruso».

Al Giro è già venuto due volte: a Rivoli e a Bergamo. Sarà sulle strade della corsa rosa anche sulle Dolomiti?

«Verrò in Val di Zoldo, ma seguirò la tappa in macchina e sulle Tre Cime, dove pedalerò».

Le Tre Cime, una tappa che sarebbe piaciuta tanto a papà Ennio...

«Sarebbe piaciuta un sacco a papà (Ennio, ndr), che quelle strade conosceva benissimo e soprattutto ne conosceva la storia ciclistica. Per noi sarà una tappa molto particolare».

In bicicletta riesce ancora ad andare?

«Non è facile, perché necessita di tempo e di un minimo di allenamento, ma io cerco sempre di ritagliarmelo. Sa che in bicicletta si pensa benissimo...».

Cosa pensa di questo Giro.

«È stato un Giro molto bagnato. In una parte di quell'Italia toccata dal Giro il giorno dopo si è consumata una immane tragedia, dove tante famiglie si sono trovate a fare i conti con il dramma dell'alluvione. Questo è il vero problema. I corridori si sono dati poca battaglia? Li posso capire. Spero che ora il sole illumini la corsa e riscaldi soprattutto l'Emilia Romagna».

A proposito di Emilia Romagna, la vostra Banca non è mai indifferente in queste occasioni.

«Ogni qual volta si verificano calamità naturali di questa portata, oltre a promuovere una raccolta fondi, interveniamo per tutti i clienti interessati. Se hanno prestiti e mutui, interrompendo loro le rate e abbassando sensibilmente i tassi. Se hanno bisogno di denaro, lo elargiamo. Poi, dopo una valutazione dei danni subiti e nel giro di pochi mesi, andiamo a dare a fondo perduto una parte del danno che hanno subito anche se non erano assicurati».

Quale messaggio si sente di dare ai corridori?

«Metteteci il cuore. In questa ultima settimana ci sarà un bagno di passione, gli sportivi vi vogliono bene».

Il suo favorito?

«Thomas, Roglic e Almeida hanno più di una

possibilità di arrivare a Roma in rosa a proposito, che bello che a premiare sia il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -. Ma un piccolo sogno lo nutro ancora per Damiano Caruso. Non sarebbe male un suo colpo d'ali».

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