Greg e Benedetta, il gigante e la bambina trascinano l'Italia

Paltrinieri 1° negli 800 spinge il 16enne Galossi al bronzo, la Pilato vince i 100 rana, 2ª l'Angiolini

Greg e Benedetta, il gigante e la bambina trascinano l'Italia

Greg e Benny, il gigante e la bambina... e ora c'è anche baby Galossi. Mai come in un questo caso, beata gioventù. L'onda di ori per l'Italnuoto continua agli Europei di casa. Benedetta Pilato e Gregorio Paltrinieri trionfano davanti al pubblico di casa, che arriva a cantare il popopo dei Mondiali vinti dagli azzurri nel 2006. È show nello show in questo sabato del villaggio romano.

Nella terza giornata al Foro Italico, la 17enne Benny Pilato è protagonista di un'altra gara pazzesca nei 100 rana e fa suo il titolo europeo dopo quello iridato dello scorso giugno. Stavolta, si trascina sul podio una clamorosa Lisa Angiolini, che si prende un argento quanto mai inaspettato. Un uno-due azzurro nella rana che replica quello del giorno prima dei colleghi Nicolò Martinenghi e Federico Poggio. Emozioni a non finire per Benedetta, che in lacrime ha dedicato il successo a Stefano Nurra, il video analista scomparso improvvisamente pochi giorni fa a soli 54 anni e che aiutava il tecnico della tarantina, Vito D'Onghia. «Mi manca tantissimo. Sono contenta per la mia vittoria, ma anche per Lisa che si merita questa medaglia». Per la toscana Angiolini «l'argento rappresenta una rivincita per me perché mette alle spalle tante cose che non sono andate per il verso giusto nella mia carriera. Vale come un oro».

E dopo Benny la bambina, è il turno del Greg nazionale, che sbanca negli 800 stile libero con il record dei campionati davanti al tedesco Martens e ad un incredibile Lorenzo Galossi, sedicenne romano di belle speranze ed autore del record mondiale juniores. «Aspettavo un momento del genere dice Paltrinieri, che riscrive un'altra pagina di storia e si riprende il trono continentale degli 800 sei anni dopo Londra 2016 -. Questa piscina è bestiale. È la piscina più bella dove abbia mai gareggiato, mi ha dato una carica incredibile. Il Galo è un toro, lo vedevo con la coda degli occhi, speravo potesse arrivare a podio».

Galossi che voleva a tutti i costi salire sul podio insieme ad uno dei suoi punti di riferimento. «Questo per me è un sogno, fino a qualche anno fa venivo qui sugli spalti per vedere le gare del Settecolli».

Da un primato del mondo giovanile a uno assoluto che ha lasciato attoniti tutti quanti. È quello stabilito dal rumeno David Popovici, che ha nuotato a 17 anni i 100 stile in un mostruoso 4686, abbassando il crono di 4691 del brasiliano Cesar Cielo realizzato proprio in questa piscina ai Mondiali del 30 luglio 2009.

Alle sue spalle si piazzano l'ungherese Milak e Alessandro Miressi.

«Complimenti a Popovici - spiega Mire -, ce lo avevo a fianco ma ha fatto una gara fantastica». Per l'azzurro la soddisfazione di un altro podio europeo in una finale che rimarrà per certi versi storica per la Romania come quella di Nadia Comaneci a Montreal 1976.

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