M arcel Hirscher si ritira. Finalmente lo ha detto lui, con una certa emozione, chiudendo i mesi di dubbi, illazioni e notizie spesso contrastanti. Lo ha detto a Salisburgo, in diretta Tv davanti a milioni di spettatori e oltre un centinaio di giornalisti giunti da tutto il mondo. Quella di ieri sera è stata dunque l'ultima conferenza dello sciatore Hirscher che molti, io compresa, ricorderanno come il più grande di sempre. Non tanto e non solo per i risultati, ma soprattutto per una polivalenza sconosciuta a Ingemar Stenmark, l'unico a stargli davanti come numero di vittorie in gare di coppa del mondo, 86 a 67. Con la sua forza mentale, la sua fame di successo e la sua sciata, miscela perfetta di agilità e potenza, Hirscher lascia un segno indelebile nella storia degli sport invernali: le otto vittorie consecutive nella classifica generale di coppa del mondo sono un record impressionante in uno sport traumatico e pieno di variabili come lo sci alpino. Nel suo palmares anche tre medaglie olimpiche, due d'oro e un argento, cinque titoli mondiali, 12 coppe di specialità equamente divise fra gigante e slalom e le già citate 67 vittorie in 4 diverse discipline. I numeri o i record non sono mai stati importanti per Marcel Hirscher che a 30 anni, coerente con quanto ha sempre dichiarato, ha deciso di smettere da numero uno, «perché oltre lo sci c'è molto altro, in primis la famiglia, e per me era importante lasciare da vincente e in salute». Re assoluto nello sport nazionale del suo Paese, Hirscher era sottoposto da anni a pressioni enormi. Gli si chiedevano sempre e solo vittorie. Lui eseguiva, ma anno dopo anno restare lassù diventava sempre più difficile e snervante per uno che non ha mai amato la ribalta e ha sempre fatto di tutto per scaricare la pressione sugli avversari, sminuendo spesso, almeno a parole, il proprio valore. Nell'era dei social Hirscher è l'anti social per eccellenza, basti pensare che non ha mai svelato il nome del figlio nato 11 mesi fa! Ieri per lui si è fermata tutta l'Austria, la diretta televisiva con il suo annuncio è andata in onda in prima serata facendo spostare un'importante tribuna politica.
Marcel mancherà a tutti, anche agli avversari che d'ora in poi in ogni gara di slalom e gigante avranno un posto in più disponibile sul podio, quello che l'austriaco ha occupato regolarmente negli ultimi otto inverni. Di certo, però, vincere senza di lui avrà un altro gusto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.