Dev'essere l'effetto virtuoso di Madrid e di quel successo Champions che può cambiare la vita al Milan e a Paulo Fonseca. Nel giorno dedicato alla preparazione del viaggio a Cagliari, invece di riservare qualche rancorosa risposta ai suoi perfidi critici, Fonseca regala tre fuochi d'artificio, uno più rumoroso dell'altro. Il primo, il meno atteso, è quello col quale annuncia - senza che nessuno glielo abbia chiesto - il debutto in campionato di Francesco Camarda nel ruolo di centravanti. «Jovic ha sempre dolore (pubalgia, ndr), Abraham non ha ancora recuperato dal trauma alla spalla, un minuto dopo il ko di Morata non ho avuto dubbi nel decidere che avrebbe giocato Camarda, ha la maturità di un 25enne» la spiegazione del portoghese che conosce anche gli spifferi di Milanello in materia («tanto dopo mezz'ora lo sapreste egualmente»). Camarda può così prepararsi al debutto dal 1 minuto con il Milan dopo la serata Champions con il Brugge e per un solo giorno (16 anni, 7 mesi e 29 giorni) superare Donnarumma che entrò a San Siro nella domenica di Milan-Sassuolo (novembre 2013) su coraggiosa decisione di Mihajlovic. Sarà il secondo rossonero all time dietro a Giuseppe Sacchi nel '42 (16 anni, 7 mesi e 17 giorni).
Il secondo petardo è destinato a Madrid e al ct della Spagna De la Fuente che ha anticipato l'utilizzo di Morata oltre che la convocazione («ho sentito Alvaro, sta bene, lo convoco, vediamo se giocherà la prima o la seconda partita») di un calciatore reduce dalla notte trascorsa sotto controllo in ospedale per un trauma cranico. «Non so come faccia a dire una cosa del genere: io so che esiste un protocollo in questi casi che dev'essere rispettato» la replica settata del tecnico rossonero. In effetti il protocollo prevede 7 giorni di riposo assoluto da ieri a venerdì 15, serata di Danimarca-Spagna ed eventuale utilizzo lunedì 18 novembre in Spagna-Svizzera. Vedremo gli sviluppi. Al Milan converrebbe il riposo assoluto di Morata perché dopo la sosta c'è Milan-Juve in programma. Il terzo e ultimo fuoco d'artificio è quello che, con estrema chiarezza, Paulo Fonseca riserva ai cronisti che non ancora avevano colto la sua strategia nel provare a svegliare Leao. «Ho cominciato con un metodo, poi sono passato a un altro metodo e mi pare che stia funzionando perché Rafa ha capito perfettamente quello che cerchiamo da lui» la frase sull'argomento che doveva diventare quello del giorno ed è invece stata scavalcata dall'annuncio di Camarda titolare a Cagliari. Viaggio quest'ultimo che lo stesso tecnico definisce così: «Sono più preoccupato ora che prima di Madrid». Spiegazione successiva: «Perché non troveremo gli spazi che abbiamo trovato contro il Real».
E perché, bisogna anche aggiungere, non sarà certo il Cagliari a fare la partita ma proverà a farsi assalire per ripartire in contropiede. «Se non vinciamo col Cagliari si disperde quello che di buono abbiamo fatto in Champions» è l'ammonimento finale di Fonseca.
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