Troppa Iga Swiatek per Cori (Coco) Gauff che, dopo aver fatto fuori Martina Trevisan in semifinale al Roland Garros, si è dovuta arrendere alla numero uno del mondo in poco più di un'ora di gioco con i parziali di 6-1, 6-3. La polacca ha dominato per tutta la partita non permettendo alla giovane 18enne statunitense di fare il suo gioco, di ragionare e di rientrare in gioco. Con questa affermazione Swiatek vince il suo secondo titolo dello Slam, a soli 21 anni, e sempre a Parigi visto che la prima volta aveva vinto sempre il Roland Garros nel 2020 battendo in finale un'altra americana: Sofia Kenin.
Per la numero uno del mondo, molto giovane, è stata una vittoria in scioltezza contro una giovanissima Coco Gauff che già pregustava di diventare una delle più giovani a vincere un titolo del Grande Slam, come fece Maria Sharapova a soli 17 anni a Wimbledon nel 2004. La 18enne di Atlanta ha chiuso il match in lacrime rincuorata dalla sua avversaria che si conferma regina sulla terra rossa di Parigi a distanza di due anni dall'ultima volta e consolida così il suo primato nella classifica WTA.
Gauff al termine del match si è poi ricomposta riconoscendo in meriti alla sua avversaria: "Questa è la prima volta per me qui e mi spiace per come è andata ma voglio fare i complimenti a Iga per tutto quello che sta facendo. Spero di ricontrarti ancora in finale ma con un esito differente. Ringrazio, il mio box mi spiace di non avercela fatta oggi (con annesse lacrime). Grazie per il supporto, per tutto, mi aiutate tantissimo sempre. Ringrazio direttore, direttrice del torneo, raccattapalle, fotografi e il pubblico che mi ha sempre incoraggiato".
La Swiatek si è presa i meritati applausi del pubblico del Roland Garros, ha esultato e ha ringraziato tutti per l'affetto ma non solo.
La numero uno al mondo, infatti, è stata investita dagli applausi di tutto lo stadio per le sue parole sulla guerra: "Speravo che dopo il mio discorso di Doha qualcosa sarebbe cambiato ma invece siamo ancora qui in questa situazione...", il commento della tennista polacca che ha ritirato il suo premio con un cappellino con in bella vista la bandiera ucraina.
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