A volte ritornano. Toccherà anche a Massimo Moratti con la sua amata Inter? Per ora glielo hanno chiesto i cinesi del gruppo Suning, nuovi proprietari del club. La conferma arriva dal diretto interessato, ai microfoni di Premium Sport: "Me lo hanno chiesto, se è per questo. Essere presidente è un onore, ma non so cosa risponderei. C'è nostalgia del sentimento della gente, dei tifosi". Una cosa è indubbia. L'Inter ha bisogno di un punto di riferimento che sia sempre presente, nei momenti belli ma anche in quelli brutti. Potrebbe essere Javier Zanetti, attuale vicepresidente? Forse sì. E pare che Suning abbia già pensato a questa ipotesi. Ma l'idea che più solletica i cinesi è quella di "riportare a casa" Moratti, non più come proprietario ma "solo" come presidente. Un ritorno al passato che sarebbe, però, garanzia di continuità, abnegazione. Con l'indubbio doppio vantaggio dell'ottima conoscenza del mondo del calcio italiano e internazionale, da parte di Moratti, e del grande e immutato amore dei tifosi nei suoi confronti. Vedremo se Suning riuscirà a convincerlo a ributtarsi nella mischia.
Moratti si sofferma anche sull'attuale presidente (ancora per poco), Erick Thohir: "Ha provato a fare acquisti pur con difficoltà per via delle difficoltà nel gestire un giocattolo più grande del previsto". E poi torna sui cinesi: "Mi sento al sicuro, il loro desiderio di far bene (per l'Inter, ndr) è forte".
Inevitabile una battuta sul nuovo allenatore, l'olandese Frank de Boer, e sulla sua partenza zoppicante: "Mica potevano (i cinesi, ndr) cacciarlo dopo una partita, non sono tutti come... Lo reputo bravo, validissimo per la squadra; spero che possa ottenere buoni risultati".
E il futuro allenatore chi sarà, Diego Pablo Simeone? "Sarebbe certamente un grande ritorno, è un grande interista e ottimo tecnico. Ma sarebbe un errore per De Boer, per me se farà bene rimane lui. Per il Cholo ci sarà tempo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.