I classici 3 indizi che fanno l'altrettanta classica prova: sostituito contro Lazio, Juventus e Milan quando la squadra vinceva, Perisic è il vero insostituibile nell'Inter di Inzaghi. Fuori lui, dei virtuali 9 punti di quelle 3 partite, è rimasto il misero pareggio contro la Juventus. Ecco perché solo il tempo dirà se l'acquisto di Gosens rinforza davvero l'Inter: Marotta ha smentito anche sabato che l'acquisto del tedesco significhi l'addio automatico a Perisic, ma resta difficile credere che un club ancora in alto mare finanziario, possa contemporaneamente permettersi un'alternativa da 20 milioni (Gosens) e un rinnovo (a Perisic) che equivarrebbe a un altro acquisto di analogo importo.
Domani sera la Roma, sabato il Napoli, la prossima settimana il Liverpool. Per come erano andati i primi 70 minuti, sulla carta la partita più semplice poteva essere il derby. Da domani, ogni errore può costare carissimo e aprire squarci tra le certezze che hanno fin qui murato il cammino dell'Inter. In verità, è da un mese che l'Inter ha cominciato a tossire, pur riuscendo quasi sempre a vincere (in rimonta e al fotofinish contro Juventus, Empoli e Venezia), ma incassando tanti gol (7 nelle prime 6 partite del 2022, quando erano stati invece 0 nelle ultime 6 del 2021) e segnandone pochi in assoluto (10 contro 17) e pochissimi con gli attaccanti (2 Sanchez, 1 Dzeko, 1 Martinez su rigore).
Il Day After è trascorso sereno e Inzaghi più che pensare al derby, ha allungato lo sguardo alla Roma: il dentro-o-fuori con Mourinho è di quelli che mettono paura, nonostante lo 0-3 di 2 mesi fa all'Olimpico in campionato (quando però la Roma era nel suo punto di minimo e l'Inter al contrario allo zenit della sua stagione). Perciò domani sera il turnover sarà leggero: forse un difensore, qualcosa sulle fasce, una punta per Sanchez. Perisic sta bene e se riposerà, sarà per averlo al massimo contro Napoli e Liverpool.
Il calendario incalza, e si sapeva. Gli impegni si sommano e i rischi pure. Dall'incubo Giroud al pericolo Osimhen, infortunatosi nell'andata a San Siro, ma ora completamente gasato e in salute per la sfida di ritorno, che può addirittura regalare al Napoli il sorpasso sull'Inter (cui resterà sempre da giocare una partita, ma l'equazione non è detto che valga 3 punti).
Il mercato ha fruttato parecchia propaganda, ma al momento l'Inter è più debole di 2 settimane fa: Gosens non è pronto, Caicedo neppure e Sensi non c'è più. Resta difficile capire perché sia stato accontentato e ceduto, quando era se in salute - la migliore alternativa ai titolari. Anche qui, parlerà il resto della stagione.
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