Romelu Lukaku è decisamente l'assenza più pesante dell'Inter di questa prima parte di stagione. Il belga ha preso parte a sole tre partite in campionato contro Lecce, Lazio e Spezia per un totale di 227 minuti, un gol contro i pugliesi e un assist contro i liguri. Big Rom si è fatto male in allenamento il 28 agosto e da quel momento non è più tornato in campo. Si pensava potesse rientrare dopo la pausa per le Nazionali ma ogni volta il suo rientro è stato posticipato e anche mercoledì salterà l'impegno cruciale del Camp Nou contro il Barcellona. L'ex Chelsea e Manchester United, ad oggi, è fuori da 43 giorni e ora punta a tornare in campo contro la Salernitana domenica 16 ottobre ma se lo farà sarà inizialmente solo dalla panchina.
Cos'ha davvero Lukaku?
Il belga si è fatto male all'indomani della sconfitta maturata contro la Lazio ma in un primo momento Simone Inzaghi si augurava di poterlo riavere a disposizione entro 20-25 giorni al massimo. Lukaku si è anche recato in Belgio per un consulto ma il risentimento muscolare deve essere stato più importante del previsto, dato che lo staff medico dell'Inter, a malincuore, non se l'è sentito di rischiarlo. Il comunicato dell'Inter, lo scorso 28 agosto era stato chiaro: "Gli accertamenti hanno evidenziato una distrazione dei flessori della coscia sinistra. Le sue condizioni saranno rivalutate la prossima settimana".
Evidentemente il problema ai flessori della sua coscia si è poi rivelato più grave del previsto. Sicuramente ci sarà stata una lesione importante per tenere il belga fuori dal campo per ben un mese e mezzo. Senza di lui Inzaghi ha dovuto spremere e non poco il 36enne, ma sempreverde, Edin Dzeko e Lautaro Martinez, a secco da fine agosto quando siglò una doppietta alla Cremonese. Joaquin Correa si è fatto male ma quando è stato chiamato in causa non ha mai dato l'impressione di poter essere l'uomo su cui puntare per sbloccare l'attacco.
Quando torna Big Rom
Inzaghi spera di poterlo riavere a dispozione almeno per la panchina contro la Salernitana per poi puntare al rush finale che si concluderà il 13 novembre quando tutti i campionati si fermeranno per il Mondiale in Qatar. Dopo i campani, infatti, i nerazzurri contro la Fiorentina al Franchi, in Champions League contro il Viktoria Plzen, ancora in Serie A contro la Sampdoria a San Siro, per poi chiudere il 1° novembre con la fase a gironi della Champions andando a giocare a Monaco di Baviera contro il Bayern.
Le ultime tre sfide prima della pausa per il Mondiale vedranno opposti i nerazzurri alla Juventus allo Stadium il 6 novembre, al Bologna a San Siro il 9 novembre e a Bergamo contro l'Atalanta il 13 novembre.
Sette partite fondamentali tra campionato e Champions e ci sarà bisogno soprattutto di Lukaku per questo rush finale fondamentale per non perdere ulteriore terreno dalla vetta che dista otto punti con un Napoli che ad oggi sembra incontenibile.
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