Tra ItalJuve e vecchietti c'è da stare Allegri. A parte CR7 con il muso

Bianconeri con cinque campioni d'Europa. Max rivela: "Cristiano mi ha detto che resta"

Tra ItalJuve e vecchietti c'è da stare Allegri. A parte CR7 con il muso

Vecchia Signora per un bel giro di vecchietti. Così parte la Juventus, Signora d'Italia grand'Italia in ogni senso: basta dare un'occhiata al numero dei suoi campioni d'Europa. L'idea dei vecchietti viene da Max Allegri, in esclusivo riferimento a se stesso e agli allenatori ritrovati in panca («Io, Spalletti e Sarri ci divertiremo a sfotterci»). Torna in panchina con la leggerezza dell'ironia. «Quello che è successo nei miei 5 anni alla Juve, resta al museo». Che poi è un avviso ai naviganti. Invece il giro dei vecchietti è specificato nella rosa: leggi innanzitutto Chiellini e Bonucci. Peccato che Barzagli sarà, invece, a bordo ring con il microfono dei commentatori. Sennò il ricostituito trio avrebbe mandato in orbita la fantasia. Poi c'è il vecchietto dove lo metto? Pensi Cr7 e qui volano le ipotesi. Guardi il muso di Ronaldo e dici: quello se ne va. Ascolti Allegri e prendi atto, almeno fino a prova contraria: «A me ha detto che resta alla Juve. Dovremo lavorare di squadra per esaltare il singolo. Cristiano è un valore aggiunto». I soliti spifferi di corridoio inducono alla tentazione: «A me ha detto...» non è come «Sicuro che resta». Tempo 10 giorni, fino al 31 agosto, per trovare la soluzione.

Il muso di Ronaldo dice che non è contento: che lo sia perché a Parigi è andato Messi, oppure perché nessuno gli offre un contratto da 30 milioni e passa, è tutto da scoprire. E non è facile definire, in breve tempo, un contratto con il brand CR7. Intanto Cr7 sarà con la Juve a Udine: si presume in campo. E non ci starà alla brutta figura. Sarebbe un peccato partire maldestramente con una Signora stavolta nobilitata da un bel gruppo di campioni d'Europa. Questa è la Juve con il sorriso sulle labbra: Chiellini, Bonucci, Bernardeschi, Chiesa e il fratello novello Locatelli non l'hanno perso dalla notte di Wembley. Poi ci sono gli altri a garantire un italian style: Perin e De Sciglio, Pellegrini e Rugani, Fagioli e qualche giovane. Solo Inter e Napoli, fra le 7 sorelle che si giocano ambizioni e posizioni, stanno dietro in quanto a campioni d'Europa. L'Inter semmai fa pari in quanto a italian style complessivo. Una Juve così italianamente marcata e quella che, spesso, si sposa con qualche conquista della nazionale: Spagna '82 e Germania 2006 per restare nell'ultima quarantina di anni. Una squadra che Allegri ha promesso di far rinsavire nei personaggi in cerca d'autore. Dice Dybala senza arrotondare concetti: «Vuole riprendersi la Juve perché sa che le ultime stagioni non sono state all'altezza».

Dice Bernardeschi e gli ricorda: «Non si diventa scarsi all'improvviso, dipende dalla testa». Poi c'è Ronaldo. Volete un altro indizio? «Cristiano ha vinto 5 palloni d'oro ma se quest'anno farà una brutta annata, ci si ricorderà solo del suo ultimo anno bianconero». E chi vuol intendere, intenda.

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