L'esercito di Zelensky avanza ancora. Mosca accusa Nato e Occidente: "Aiutano Kiev ad attaccarci"

Le forze di Kiev prendono il controllo dell'intera città di Sudzha. Mosca cerca di riconquistare piccole porzioni di territorio. Ma gli attacchi dei droni russi vengono respinti

L'esercito di Zelensky avanza ancora. Mosca accusa Nato e Occidente: "Aiutano Kiev ad attaccarci"
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Le forze di Kiev e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato il controllo dell'intera città russa di Sudzha, nell'oblast di Kursk, a meno di 10 chilometri dal confine con l'Ucraina. Il comandante in capo Oleksandr Syrskyi, eroe e protagonista dell'offensiva, ha riferito che le truppe hanno preso il controllo di oltre ottanta insediamenti nell'area durante l'operazione in corso. L'esercito russo, intanto, ha respinto un tentativo delle forze armate ucraine di attaccare obiettivi in ​​territorio russo, distruggendo diversi droni aerei e marittimi nella regione della Crimea. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, precisando che "durante la scorsa notte i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto cinque Uav di tipo aereo sul Mar Nero".

Kiev controlla Sudzha

Secondo Zelensky, l'Ucraina sta istituendo un'amministrazione militare proprio a Sudzha. Ieri, Syrskyi aveva affermato che l'Ucraina aveva istituito la prima amministrazione militare nelle zone controllate dagli ucraini, che sarà guidata dal generale Eduard Moskaliov, ex comandante delle Forze congiunte. Le forze ucraine nell'oblast di Kursk sono avanzate di 35 chilometri e controllano attualmente 1.150 chilometri quadrati di territorio russo, ha affermato Syrskyi nel suo rapporto.

Intanto, nella notte, le forze ucraine hanno distrutto i cinque droni lanciati dai russi. Lo riporta Ukrinform, citando il comandante dell'aeronautica delle forze armate ucraine, Mykola Oleschuk. Secondo l'alto ufficiale le truppe di Mosca, la scorsa notte, hanno attaccato l'Ucraina con tre missili balistici Iskander-M, tre droni di tipo Shahed e due di tipo sconosciuto provenienti dalla regione di Kursk. I cinque droni sono stati abbattuti nelle regioni di Poltava, Zhytomyr, Kirovohrad, Odessa e Mykolaiv.

Le (ri)conquiste russe

L'attacco delle forze armate ucraine alla regione russa di Kursk sarebbe stato pianificato con la partecipazione della Nato e dei servizi segreti occidentali dopo aver previsto l'imminente crollo del "regime di Kiev". Lo affermato l'assistente presidenziale russo, nonchè siloviko d'acciaio, Nikolai Patrushev. Secondo la Tass "L'operazione nella regione di Kursk è stata pianificata anche con la partecipazione della Nato e dei servizi segreti occidentali - ha affermato durante un'intervista - l’azione criminale è stata causata da una premonizione sull’imminente e inevitabile collasso del regime neonazista di Kiev".

Prosegue anche il tetris sul campo delle zone riconquistate dai russi: le forze di Mosca hanno riconquistato il villaggio di Krupets, ad affermarlo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Tass, è il ministero della Difeso russo. L'esercito russo ha liberato anche la località di Martynovka dalle forze armate ucraine. I tentativi di sfondare in profondità nel territorio russo nelle aree di Varvarovka, Safonovka, Sheptukhovka, Kauchuk, Alekseevsky e Matveevka sono stati sventati dall'esercito russo, sostiene Mosca. Lo Stato Maggiore della Difesa russa ha invece preparato un piano d'azione nella regione di Belgorod, anche per migliorare l'efficacia del sistema di comando e controllo insieme ad altre forze dell'ordine. Lo ha riferito il ministro della Difesa russo Andrei Belousov.

Offensiva a Kursk coi tank inglesi

Man mano che passano i giorni affiorando nuovi dettagli dell'operazione in corso, soprattutto sulla logistica e i mezzi utilizzati dalle forze di Kiev. Carri armati Challenger 2 forniti dal Regno Unito sono stati utilizzati nell'incursione a sorpresa dell'Ucraina in Russia. È quanto una fonte britannica ha confermato alla Bbc. L'emittente riporta che il ministero della Difesa britannico ha detto di non voler commentare quali armi specifiche fornite dal Regno Unito siano state utilizzate, ma un suo portavoce ha dichiarato che, secondo la Carta delle Nazioni Unite, l'Ucraina possiede un "chiaro diritto" all'autodifesa contro gli attacchi illegali della Russia e "ciò non preclude le operazioni all'interno della Russia".

Non è

chiaro quanti sarebbero i tank forniti da Londra che sarebbero stati usati da Kiev in Russia, ma secondo quanto riporta la Bbc il Regno Unito l'anno scorso avrebbe fornito quattordici carri armati di questo tipo.

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