Juve-Allegri, volano stracci: licenziato per giusta causa

Dopo l'esonero il club non si ferma. Il tecnico pronto a impugnare il provvedimento e a chiedere i danni

Juve-Allegri, volano stracci: licenziato per giusta causa
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Torino - Più che gli stracci, volano i piatti. Di quelli belli pesanti, anche: il classico servizio buono che si rompe in mille pezzi. Tradotto: il rapporto tra la Juventus e Massimiliano Allegri si concluderà in tribunale. In una maniera che più burrascosa non si può. Ieri infatti, mentre era a Londra per assistere alla finale di Champions League, il tecnico toscano si è visto recapitare l'atto di licenziamento per giusta causa firmato dal presidente bianconero Gianluca Ferrero: il provvedimento sarà impugnato dai legali dello stesso Allegri. All'orizzonte, insomma, si profila una battaglia senza esclusione di colpi durante la quale è anzi probabile che il pool di legali dell'allenatore - guidato dall'avvocato Paolo Rodella - avanzerà anche una richiesta di risarcimento per danni d'immagine.

Una storia che pareva d'amore e che tale era stata quando a guidare la società bianconera c'era Andrea Agnelli, il quale dopo la recente vittoria della Coppa Italia aveva una volta di più osannato il suo ex dipendente si è trasformata invece in un calesse: otto anni in panchina e svariati successi non sono bastati per lasciarsi da persone civili. Galeotti, come si ricorderà, sono stati i comportamenti tenuti da Allegri la notte dopo avere vinto la Coppa Italia battendo in finale l'Atalanta, avendo tenuto un atteggiamento giudicato dalla Juventus «non compatibile con i valori del club»: in rapida sintesi, l'avere allontanato il proprio dirigente Giuntoli durante la premiazione, la lite con il direttore di Tuttosport Guido Vaciago (successivamente risolta con una visita nella redazione del giornale), scenate varie e assortite negli spogliatoi. L'ex tecnico bianconero ha avuto poi cinque giorni per presentare le deduzioni difensive, evidentemente ritenute insufficienti dalla società. Da qui la decisione di arrivare al licenziamento per giusta causa, con tutto quello che ancora succederà in un'aula di tribunale.

Ieri è stato poi anche il giorno in cui la Juventus è stata riaccolta nell'Eca, ovvero l'associazione dei club europei di calcio da cui era stata esclusa dopo l'adesione, nell'aprile 2021, al progetto della Superlega promosso tra gli altri da Andrea Agnelli. «Diamo un benvenuto a braccia aperte alla Juventus.

Voglio ringraziare personalmente John Elkann e Maurizio Scanavino per i nostri incontri insieme, e lodare la loro nuova visione per la Juventus e gli interessi collettivi del calcio europeo. Con loro nella nostra famiglia, l'Eca è un'istituzione più forte in Europa e nel mondo».

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