Il nuovo corso della Juventus comincia oggi. Con la presentazione di Maurizio Arrivabene quale nuovo amministratore delegato (con deleghe relative all'Area Football) e con la definizione delle linee guida per l'aumento di capitale da 400 milioni e la revisione del Piano di sviluppo approvato lo scorso settembre (sarebbero al Lavoro Mediobanca e Unicredit). «Rispetto alle previsioni del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24, l'impatto economico complessivo degli effetti negativi diretti e indiretti della pandemia negli esercizi compresi tra il 2019/22 è stimabile attualmente in 320 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione, ipotizzando di operare dalla stagione 2022/23 in assenza di impatti legati alla pandemia, ha confermato i principali obiettivi strategici del Piano di sviluppo. Exor ha espresso il proprio sostegno all'operazione e si è impegnata a sottoscrivere la quota di aumento di capitale di propria pertinenza, pari al 63,8%. La Società intende costituire un consorzio di garanzia per la sottoscrizione e liberazione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte e, a tal fine, ha già avviato contatti con primarie istituzioni bancarie». Tutto come previsto, insomma.
E come era indispensabile che fosse, visti i tempi e considerato anche il rosso di 113,7 milioni a bilancio registrato nel primo semestre 2020/21. Oggi Andrea Agnelli illustrerà il tutto e cercherà comunque di trasmettere ottimismo, pur nella difficoltà della situazione e ben sapendo quanto abbiano inciso sui conti le due eliminazioni agli ottavi e una ai quarti delle ultime Champions League: provare a ripartire sarà comunque obbligatorio, con un occhio di riguardo in più sui costi e inevitabili ripercussioni anche sulle operazioni di mercato. Nonché, come succede ovunque, alla voce stipendi.
Ed è qui che diventa inevitabile affrontare l'argomento Ronaldo: uscito dagli Europei prima del tempo e chiamato adesso a chiarire il proprio futuro. La qual cosa condizionerà non poco le strategie e le possibilità bianconere: risparmiare i 31 milioni di stipendio del portoghese aiuterebbe infatti le casse a respirare e la dirigenza a operare sul mercato con maggior agio. Viceversa, tutto si complicherebbe e Allegri dovrebbe accontentarsi' di (ri)allenare il cinque volte Pallone d'Oro: c'è di peggio, comunque sia.
Peraltro, ieri, alcune indiscrezioni provenienti dal Portogallo e riportate dall'emittente TVI davano CR7 disposto a prolungare il suo contratto con la Juventus fino al 2023, cercando quindi di spalmare il suo attuale ingaggio su due stagioni. Al momento, però, l'ipotesi più credibile rimane quella di un Ronaldo a caccia di una piazza che gli permetta di dare l'assalto alla Champions: Psg o United.
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