Juve con il freno a mano tirato, segnali di risveglio Inter

Bianconeri ko 2-0 contro l'Atletico Madrid, ora tocca a Giuntoli fare regali a Motta

Juve con il freno a mano tirato, segnali di risveglio Inter
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La Juventus di Thiago Motta fatica a ingranare. Forse perché non può ancora essere considerata la Juventus di Thiago Motta: un po' perché il tempo avuto a disposizione finora è stato poco e le partite vere devono ancora cominciare, un po' perché la rosa è al momento ridotta all'osso da un mercato vissuto pericolosamente. Insomma: dichiarati apertamente fuori dal progetto i vari Chiesa, Rugani, McKennie, Arthur e compagnia, non è così automatico in attesa che il mercato dei grandi' faccia finalmente sbarcare a Torino giocatori pronti all'uso - trovare sostituti all'altezza nei ragazzi provenienti dalla Next Gen. Risultato: dopo il ko di Norimberga e il pareggio contro i francesi del Brest a Pescara, ieri i bianconeri sono stati battuti 2-0 a Goteborg dall'Atletico Madrid (gol nella ripresa di Joao Felix e Correa su rigore). Squadra, quella spagnola, che non è andata incontro ad alcuna rivoluzione e che ha potuto proporre rotazioni più ampie rivelatesi utili nel corso della gara. Così, a una settimana dall'esordio in campionato lunedì prossimo a Torino, contro il Como la Signora scopre di avere ancora parecchie lacune, proponendo un discreto calcio in un primo tempo in cui si schiera con il 4-1-4-1 (Thuram davanti alla difesa) ma calando inevitabilmente e vistosamente strada facendo. La palla passa allora inevitabilmente a Giuntoli e al mercato, dal quale si attendono sempre buone nuove che riguardino Koopmeiners, un difensore centrale (in lista tra gi altri Sutalo, Kiwior, Hermoso e Hummels) e due esterni offensivi (Nico Gonzalez, Conceicao, Galeno) che permettano appunto a Thiago Motta di avere alternative di qualità nel momento in cui la sua squadra debba proporre calcio.

Si è invece comportata meglio l'Inter, raggiunta dal Chelsea solo nel finale da Ugochukwu (1-1) dopo essere passata in vantaggio a Stamford Bridge grazie a un gran gol di Thuram: lasciati a Milano a lavorare Lautaro Martinez e Calhanoglu, dovendo fare a meno anche degli infortunati Taremi e Zielinski, Inzaghi ha ricevuto risposte certamente più confortanti rispetto a quelle ottenute contro l'Al Ittihad (0-2 a Monza): bene Bisseck, per esempio, e segnali di vita anche da parte di Correa (suo l'assist), che rimane comunque sulla lista dei partenti, pur nella difficoltà di trovare un acquirente che non si spaventi di fronte al suo ingaggio (3,5 milioni

netti). Lì davanti qualcosa cambierà comunque e il favorito per occupare lo slot di quinta punta pare essere Vladyslav Vanat, 22enne attaccante ucraino della Dinamo Kiev: mancino, 14 gol lo scorso anno e costo accessibile.

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