La Juve si mangia il Napoli E ora vuole cucinarsi il Milan

Gli uomini di Conte ammutoliscono i tre tenori di Mazzarri, approfittano del mezzo passo falso dei rossoneri e tornano a -2. Surreale la "prima" di mister Stramaccioni: l'Inter vince e si rialza ma non è una cosa seria

La Juve si mangia il Napoli E ora vuole cucinarsi il Milan

È girato tutto dopo l’1-0 di Bonucci che de­vi­a di ginocchio un destro di Vucinic sugli svi­luppi di una punizione di Pirlo e spiazza De Sanctis. Dicono in sospetta posizione di fuori gioco ma quando si tratta della punta di una scarpa o del gomito che sporge, non si deve fi­schiare, è disumano, ridicolo. Era meglio la vecchia regola che chiedeva ci fosse luce fra l’attaccante e il difensore, insomma quando il fuori gioco era tale da avvantaggiare qualcu­no, evidente e concreto. Questo campionato rischia di vivere e chiudersi sul filo di polemi­che senza fine e questo perché le due regine sono spalla a spalla, basta un alito di vento per spostare gli equilibri e designare il campione.

Comunque fino al gol di Bonucci, paludi e territori sconfinati, tanta corsa e zero palle gol.Eppure c’era in palio tanta roba,per la Ju­ve l’occasione di accorciare sul Milan, per il Napoli tre punti che avrebbero significato ag­gancio alla Lazio in crisi. Squadre accorte, a Mazzarri gira male alla mezz’ora con l’ennesi­no infortunio muscolare di Maggio che ora preoccupa anche in chiave Europeo.Poco pri­ma dell­a mezz’ora Mazzarri è costretto a sosti­tuirlo con Dossena che dirotta a sinistra, Zuni­ga va a destra e se la vede con De Ceglie, il più tonico degli juventini. Infatti il meglio la Juve lo fa su quella fascia ma esce poco dal cilindro di Pirlo, qualche calcio piazzato che De Sanc­tis neutralizza non senza difficoltà e il meglio lo da subito, dopo neppure cinque minuti di gioco, quando ubriaca Hamsik sulla fascia si­nistra e centra una palla che rimbalza in area piccola e prima Borriello e poi Bonucci se la ve­dono sfilare sotto le suole. Resta la miglior oc­casione della Juventus in tutto il primo tempo perché Vucinic si addormenta senza ritegno, Vidal corre e scodìnzola senza concretezza, Borriello talmente inesistente da chiedersi quando mai Conte avrà la tentazione di utiliz­zarlo nuovamente.

In attesa di sentirsi dire che però fa un lavoro molto prezioso per i compagni, di Borriello continua a non esserci traccia, non gli riesce uno stacco, un triango­lo, tiri in porta zero. È Pirlo con i suoi piazzati che tiene sveglio il Napoli che va avanti a strap­pi. Proprio Hamsik, spesso accusato di spari­te nelle gare in trasferta, è il più determinato, un buon triangolo con Lavezzi non si chiude per la pronta presenza di Buffon, Cavani lavo­ra molto in copertura e Lavezzi parte sempre troppo lontano dalla porta. Juve più presente, Napoli che tenta di ridurre all’osso i rischi ma da un’idea di squadra che merita nuovamen­te la Champions, il potenziale si vede, la Juve lo sta solo neutralizzando. Fino alla rete che sblocca la mente. Il Napo­li a quel punto non ha più niente da difendere, la Juve trova spazi per picchiare con furia. Dif­ficile passare in questo stadio, in fondo il Na­poli più che autorizzato a sentirsi terza forza di questo campionato non è mai riuscito a im­pegnare Buffon, niente di niente, neppure un’uscita, un rimpallo, un errore difensivo.

Chiellini maestro delle partite ad alta tensio­ne, non gli sfugge nulla, svetta e protegge da centrale difensivo, e anche se Vucinic non è letale come suo solito, Marchisio si sfiata e crea poco, la Juve sfinisce a pallonate De San­ctis.

Prima Vidal che si sgancia facile dalla pressione di Campagnaro e stanga in porta, e poi Quagliarella che sostituisce Borriello e al­la prima occasione fulmina sul primo palo il bravo De Sanctis. Nel finale Chiellini mostra il lato oscuro del suo carattere, Zuniga espul­so a cinque dal termine, quando ormai la Ju­ve si piazza meritatamente a -2 dal Milan.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica