La Juventus stasera potrebbe ritrovarsi 2ª e innervosire il Napoli

Grazie alla vittoria granata a Roma, i bianconeri sono adesso a un passo dall'obiettivo dichiarato

La Juventus stasera potrebbe ritrovarsi 2ª e innervosire il Napoli

Torino. Alla pubblicazione del calendario, Max Allegri sperava certamente che il match odierno tra la sua Juventus e il Napoli mettesse in palio qualcosa in più che la passerella della squadra di Spalletti allo Stadium. Le cose sono però andate in modo diverso e del tutto inaspettato: meravigliosamente per la squadra di Spalletti, negativamente per i bianconeri. I quali però hanno vissuto una settimana particolare per non dire positiva: tale va certamente considerata la qualificazione alle semifinali di Europa League, conseguenza però di una campagna Champions disastrosa che non può essere archiviata con superficialità, mentre la restituzione (momentanea) dei 15 punti di penalizzazione andrà inquadrata nelle prossime settimane in un contesto più ampio. Insomma: la Signora che stasera ospiterà la capolista non avrà il morale sotto i tacchi di altri periodi dell'anno ma nemmeno la testa sgombra da cattivi pensieri. La qual cosa ha portato ieri Allegri ad affermare che «dopo la penalizzazione abbiamo dovuto resettare tutto e fare uno sforzo mentale per riadattarci alla classifica e risalire la china. Quello che è stato fatto è stato fatto bene, ma da qui alla fine dobbiamo farlo meglio per raggiungere i nostri obiettivi, ovvero superare la Lazio al secondo posto in classifica (già possibile stasera visto il ko casalingo dei laziali contro il Toro, ndr) e arrivare in finale sia di Coppa Italia che Europa League. Campionato falsato? Non so se sia stato regolare o no. Noi abbiamo fatto il possibile: condizionamenti ce ne sono stati, ma non devono rappresentare un alibi. Noi i punti dobbiamo conquistarli sul campo e dovremo continuare a farlo».

Riprendendo peraltro una marcia che negli ultimi due turni si è interrotta bruscamente, visti i ko contro Lazio e Sassuolo. E, in attesa di ulteriori aggiustamenti alla classifica che deriveranno da possibili decisioni della giustizia sportiva, ci sono da mettere quanti più punti possibili tra sé e la quinta in graduatoria: il +6 sul Milan e il +8 sull'Inter andranno possibilmente incrementati così da vanificare o quasi una nuova eventuale penalizzazione, al netto della possibilità che alla società non venga poi comunicata l'esclusione dalle Coppe punto e basta. Scenari sui quali però Allegri e i giocatori non hanno modo di interferire: per loro contano il pallone da far viaggiare il meglio possibile, i gol da evitare e quelli da realizzare. A tal proposito, è curioso registrare come soltanto quattro delle ultime sedici reti siano arrivate dagli attaccanti.

E sul banco degli imputati più di Milik, che non segna da gennaio ma che è stato fuori due mesi per infortunio c'è l'ormai solito Vlahovic: l'ultimo suo gol su azione risale addirittura al 16 febbraio, al minuto tredici del match contro il Nantes: da allora sono passate 14 partite e i minuti diventati 1037, più recuperi vari. In mezzo, una sola rete su rigore e tante prestazioni scialbe: «È in un percorso di crescita, non è diventato scarso. Deve capire che la responsabilità dei risultati non è solo sua, ma di tutti». Coraggio.

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