Da Kia Ceed alla wagon-coupé Proceed

Ambizioni premium per questa «shooting-brake». Le opzioni Gt e Gt Line

Massimo Mambretti

Barcellona Canta fuori dal coro rispetto alle altre Kia. Insomma, ancora più della più grossa e costosa Stinger, per Proceed è chiara l'intenzione di affacciarsi nel settore delle proposte premium. Terza variazione sul tema della famiglia Ceed, ma non l'ultima, in quanto tra qualche mese arriverà anche un crossover, Proceed per farsi strada punta sull'aspetto intrigante da coupé-station wagon altresì detto da shooting-brake e sulla personalità polivalente che esso promette. In primo luogo, perché non impone rinunce sul fronte della funzionalità, tanto da garantire un'abitabilità identica a quella delle più strette consanguinee, e delle possibilità di carico di poco inferiori a quelle della familiare Sportswagon.

Infatti, spaziano da 594 a 1.545 litri e, quindi, sono di tutto rispetto per una vettura lunga 4,60 metri. In seconda battuta, perché l'aspetto filante è accompagnato da un carattere sportivo. Una connotazione che, nei limiti delineati dalle specifiche potenze, caratterizza ogni versione della famiglia. Quest'ultima, articola l'offerta di motori in funzione dell'allestimento. Quindi, per le versioni Gt Line sono previsti il motore sovralimentato a benzina 1.4 con 140 cv e il turbodiesel 1.6 con 136 cv, mentre la Gt è offerta solo con un 1.600 turbo a benzina da 204 cv. Tutti si possono abbinare con il cambio manuale o con quello a doppia frizione a sette marce. I prezzi partono da 29mila e arrivano a 34.500 euro.

L'incontro tra emozione, ragione e passione espresso dalla linea di Proceed è quanto abbiamo riscontrato provando la versione più potente nei pressi di Barcellona, sia sul circuito di Castellolì sia sulle strade che percorrono l'affascinante vallata di Montserrat. Le seconde, poco trafficate e panoramiche, sono state l'ideale contesto in cui sperimentare come la caratterizzazione ancora più sportiva di questa versione non si rifletta né sul comfort che ci si attende, comunque, da un'auto per famiglia, né sulle percorrenze, che superano i 12 chilometri con un litro a dispetto della potenza e del fatto che il vigore del motore non incita a una guida in stile economy-run. Il tutto condito dalle piacevoli sensazioni che la vettura suscita tra le curve.

Ovviamente, anche quelle del sinuoso circuito catalano dove la fluidità dell'erogazione del motore riscontrata su strada ha lasciato spazio, con la libertà concessa dall'assenza di limiti, a spinte bene sostenute da un assetto che coniuga l'agilità con l'affidabilità, a tutto vantaggio del piacere della guida.

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