Nel finale incandescente di Lazio-Inter è successo di tutto. Tra gli episodi più discussi spicca l'espulsione del difensore laziale Luiz Felipe, sanzionato dall'arbitro Irrati, dopo che aveva provato ad abbracciare l'ex compagno di squadra Joaquin Correa, con cui è legato da un'amicizia fraterna.
La ricostruzione
La rissa scoppiata dopo il gol del vantaggio di Felipe Anderson anticipa soltanto il parapiglia, che ha scandito gli attimi immediatamente successivi al triplice fischio finale. Il match è concluso, Luiz Felipe si avvicina a Correa. Arriva alle spalle e gli salta addosso. Sorride, provando a stemperare la tensione con l'amico. Il Tucu, coi nervi a fior di pelle, si volta, si scuote e scaccia via il difensore brasiliano, rivolgendogli un'occhiataccia e lo allontana. Per Irrati quel gesto, visto come uno strattone e una provocazione, è da punire con il cartellino rosso. A quel punto Luiz Felipe si dispera, si dimena, piange, prova a giustificarsi, ritiene di non meritare quella sanzione. Un gesto che voleva essere scherzoso e che invece, alla prova dei fatti, è risultato denigratorio.
Le scuse dopo la partita
A mente fredda però il difensore della Lazio si è reso conto di aver sbagliato tempi e modi di un gesto che nelle sue intenzioni voleva essere solo di amicizia e ha chiesto scusa sia a Correa sia all’Inter con un lungo post sui social.
"A fine partita - si legge sul profilo Instagram del difensore brasiliano - sono finito per saltare sulle spalle di Tucu perché è uno dei grandi amici che il calcio mi ha dato. Le nostre famiglie sono amiche e siamo sempre stati molto uniti. Lì quello che volevo era solo abbracciarlo e scherzare sul risultato, per quanto la nostra amicizia lo permette". Poi è andato oltre: "Ripensandoci non era il momento migliore e il luogo più adatto. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso da quel gesto e chiarisco che non volevo essere in alcun modo irrispettoso nei confronti dell’Inter, dei suoi tifosi e dei suoi giocatori. È stato solo un atto innocente di una persona che ha un grande affetto per Tucu". La chiusura del post dice tutto: "È stato un atto innocente, da una persona che ha un grande affetto per Tucu !! Ti amo mano".
Dopo il messaggio di scuse dell'amico, Correa ha risposto sui social invitando tutti a voltare pagina: "Mi spiace per quanto accaduto ieri, da tutti i punti di vista. Innanzitutto per i tifosi di calcio, di cui dovremmo essere un esempio positivo.
Sicuramente il mio amico Luiz ha sbagliato il gesto e il momento, poi a caldo la mia reazione è stata quella. Vorrei non fosse mai successo. Ma ora voltiamo pagina e andiamo avanti tutti. Testa alla prossima gara con l'Inter e alle prossime sfide. Cercando di fare esultare i tifosi per le cose belle del calcio".
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