L'allenatore del Brescia è scomparso: che fine ha fatto?

Il tecnico non si è più presentato agli allenamenti e ha staccato il telefono. Il presidente Corioni: "Cose mai viste". Il fratello: "Non è scomparso, è ancora a Brescia"

L'allenatore del Brescia è scomparso: che fine ha fatto?

Duramente contestato dai tifosi dopo la sconfitta rimediata in casa contro il Crotone (1-2), l'allenatore del Brescia, Marco Giampaolo, non si è presentato agli allenamenti e si è reso irreperibile. Il club, visibilmente imbarazzato, in una nota ribadisce "la piena fiducia nel lavoro del mister e il totale gradimento che riscuote da parte dell’intera squadra, del presidente e di tutto lo staff dirigenziale". Il problema però rimane. Il presidente, Gino Corioni, è incredulo: "Lasciare senza dirmi nulla non mi era mai capitato". Con sei punti in classifica in cinque partite ilBrescia non se la passa benissimo, per un club che vuole risalire in serie A.

Giampaolo ha staccato il telefono facendo perdere le proprie tracce. Qualcuno dice che ha già presentato (o solo annunciato verbalmente) le proprie dimissioni, ma il club, oltre a minimizzare l'accaduto, precisa che nelle prossime due gare la conduzione tecnica è affidata al vice Fabio Micarelli. Sarà lui a guidare le rondinelle nei prossimi due incontri, entrambi fuori casa, contro Carpi e Latina.Contestando Giampaolo i tifosi avevano invocato il nome dell'ex allenatore, Alessandro Calori. Ma la società starebbe pensando ad altri possibili sostituti: si parla con insistenza di Carmine Gautieri (ex Lanciano e Bari) e dell'ex ct dell'Under 21, Devis Mangia.

Il fratello di Giampaolo: non è scomparso

"So che è ancora a Brescia, che dovrebbe vedersi con la società, che gli ha respinto le dimissioni, ma non so altro". Parola di Federico Giampaolo, fratello dell’allenatore del
Brescia nonché tecnico della Primavera del Pescara.

Non sarebbe quindi scomparso ma molto più semplicemente nascosto: "Ha il cellulare spento e non riesco a parlargli - continua Federico - ma comunque sta accadendo qualcosa di poco logico: i tifosi volevano Calori? Ma siamo solo all’inizio della B, non dipende dai risultati, sono ancora lì. Si vede che è un rapporto incrinato, ma per altri motivi. Brescia è una piazza importante, Marco è un tipo serio, a volte anche troppo per il mondo del pallone".

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