L'arma segreta dell'Italia: chi prepara lo schema decisivo

Gianni Vio lavorava in banca ma ha mollato tutto per buttarsi nel mondo del calcio. Ora lavora nello staff di Mancini ed è il mago sugli schemi direttamente da calcio di punizione

L'arma segreta dell'Italia: chi prepara lo schema decisivo

L'Italia di Roberto Mancini è una macchina perfetta: dal ct, ai suoi giocatori fino ad arrivare ai membri del suo staff, tutti fanno la loro parte e cercano di dare il loro prezioso contributo alla causa. Ce n'è uno, però, che non è molto conosciuto ma solo mediaticamente parlando ma che è invece fondamentale per gli schemi della nazionale azzurra. Si tratta di Gianni Vio, un vero specialista nella preparazione dei calci piazzati, per cui conta quasi 4.400 schemi. Originariamente impiegato bancario, è stato lanciato nel grande calcio da Walter Zenga e dopo aver collaborato con numerosi club, ha ricevuto la chiamata di Mancini.

Schema perfetto

Il gol di Matteo Pessina contro il Galles non è per nulla casuale e nasce proprio da uno dei suoi schemi. Vio ha una storia simile a quella di Maurizio Sarri: dalla banca al campo di calcio. Gianni ha iniziato a specializzarsi sui calci piazzati e, nel 2004 ha scritto un libro a quattro mani con lo psicologo Alessandro Tettamanzi, intitolato "Più 30 per cento", ovvero la percentuale media di gol realizzati su palla inattiva.

Il libro finisce nelle sapienti mani di Walter Zenga, che a quei tempi allena la Stella Rossa di Belgrado e che lo vuole con se nel suo staff sia all'estero che in Italia. Quando l'uomo ragno arriva al Catania si porta dietro solo Gianni Vio con gli etnei che si salvano segnando 17 dei loro 44 gol su palla inattiva e l'attenzione mediatica inizia a spostarsi proprio sul grande esperto.

Mancini gode

Chissà se contro l'Inghilterra in finale si ripeterà uno dei tanti schemi sui calci piazzata proposti e preparati quotidianamente da Vio che è una vera e propria garanzia da questo punto di vista. Gli azzurri, tra l'altro, dovranno stare molto attenti sui calci piazzati vista la grande fisicità dei giocatori della nazionale di Gary Southgate e soprattutto del difensore centarle Maguire capace di prenderle tutte lui contro la Danimarca grazie ai suoi 199 centimetri. Servirà attenzione in fase difensiva e cinicità in fase offensiva.

Per chi pensa che però tecnico e staff non siano importanti chiedano cosa ne pensa in merito a questa questione a Roberto Mancini che si gode il suo Gianni che sta cercando di preparare al meglio gli azzurri alla finale di domenica sera.

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