Leclerc lascia la Rossa giù dal podio

Anticipati fondo e ali nuove ma Charles è realista: "Gli altri sono superiori"

Leclerc lascia la Rossa giù dal podio

La Ferrari si è data una mossa, ha portato subito in pista un primo pacchetto di novità aerodinamiche (fondo e ala anteriore, quella posteriore dovrebbe arrivare nella notte) previsto per l'Ungheria, ma non è il caso di illudersi. Servirebbe ben altro per recuperare 9 decimi. Alla concorrenza, ma anche al proprio passato perché non dimentichiamo che la SF90 un anno fa in Austria viaggiava in pole position con oltre 9 decimi di vantaggio sulla SF1000. Alla fine il risultato è stato lo stesso: secondo un anno fa e secondo la scorsa settimana.

La differenza è che la scorsa settimana il podio è arrivato per grazia ricevuta. Per la pioggia di Safety Car e la mancanza di affidabilità di qualche avversario, oltre che per due sorpassi niente male di Leclerc a Perez e a Norris. È lo stesso Charles a mettere le cose in chiaro: «Mercedes e Red Bull sono superiori, ma lo scorso weekend abbiamo dimostrato che se svolgiamo il nostro lavoro al meglio nulla ci è precluso anche grazie ad un po' di fortuna. Sono contento che avremo degli aggiornamenti da provare, non sarà una rivoluzione, non sappiamo quantificare l'incremento di prestazione e lo verificheremo soltanto in pista, ma c'era un gruppone con auto molto vicine e quindi... Intanto sarà importante constatare che queste novità portino dei benefici, perché significherebbe che stiamo lavorando nella giusta direzione. Al momento non siamo da podio, stiamo lavorando per esserlo presto in futuro». Sincero. Come quando ribadisce che «si può combattere il razzismo anche senza mettersi in ginocchio».

Per la prima volta nella storia della Formula1 si correrà sulla stessa pista della scorsa settimana. Un'occasione d'oro per verificare la bontà delle novità portate in piste. Anche per questo la Ferrari ha accelerato e alla fine è riuscita ad anticipare qualche soluzione. L'obbiettivo è di guadagnare almeno 3 decimi. «Vedremo, siamo tutti curiosi di capire», ha commentato Vettel che invece non aggiunge nulla sul suo futuro. Ammette qualche chiacchiera con la Renault (che poi ha scelto Fernando) e apre a Force India (diventerà Aston Martin) e pure Red Bull: «È un'auto vincente e io corro solo per vincere». Verstappen ha già detto che non vede perché cambiare Albon. Marko gli ha chiuso la porta, Mateschitz gliel'ha riaperta. Vedremo.

Ma serve il vecchio Vettel per riprendersi quella che era la sua macchina magica.

Intanto, con gare extraeuropee solo a Dubai e in Bahrrain, è quasi certo che ci sarà un terzo Gp in Italia: dopo Monza e Mugello ecco pronta Imola ad ottobre.

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