Il fascino del numero 10 spinge sempre in là con la fantasia. Salvo arenarsi su due nomi: Maradona e Pelé. Sono finiti i tempi delle dispute se fosse meglio la Perla nera o il Pibe de oro: a Napoli hanno pescato la rima giusta per deciderlo. Oggi il mondiale ha proposto la domanda che pare una contrapposizione ideologica fra diverse generazioni: meglio Messi di Maradona? Mbappé fa rima con Pelé? Non basta dirlo con i numeri, meglio togliersi il paraocchi. I numeri non spiegano, per esempio, che Diego non ha mai vinto il Pallone d'oro perché il premio, fino a qualche decennio fa, era dedicato solo a giocatori europei o naturalizzati. E il successo nel campionato del mondo vale più di altre stellette. Messi lo sta giocando e mai lo ha portato a casa. Maradona, invece, non ha usato mezze misure: ha vinto con la mano de Dios e trascinato l'Argentina fino alle finali. Aggiungiamo: nessuno ha mai definito Messi la pulce de oro, se non per i guadagni. Maradona è rimasto Pibe de oro, al di là delle fesserie combinate fuori campo.
E se Pelé è rimasto la perla nera, Mbappé si è guadagnato l'appellativo di Saetta nera. Mbappé come Pelé? Certamente per il numero di gol (7) segnati ai mondiali prima dei 24 anni, ed ora il francese può solo far meglio. Così pure Messi che ha segnato 8 reti come Diego e può superare Batistuta bomber principe Albiceleste con 10 gol. Mbappé invece dovrà vedersela con Just Fontaine (13 reti). Fra addetti e specialisti c'è chi sostiene il sorpasso di Messi su Maradona, non ancora quello di Mbappé su Pelé. Le ingiustizie del pallone sono infinite, stavolta nei confronti di Diego. La differenza sostanziale si è vista pure contro il Messico sgretolato dal gol di Messi: la Pulce è stato corista, e poco di più, fin al suo sinistro magico. Maradona sarebbe stato trascinatore e inventore, indomito nel trovare una soluzione al di là del pensabile calcistico. Maradona passava attraverso i muri, Messi li aggira. E se qualcuno picchia troppo, Lionel se ne sta sulle sue dove, invece, Diego avrebbe opposto una sfrontata opposizione. Messi è sempre stato fantastico nel pennellare il pensabile, un calcio terrestre, quasi mai l'impensabile dove Maradona era genio, maestro, extraterrestre.
Mbappé fa rima con Pelé, ma dovrà pure lui inventarsi extraterrestre. Non solo per i gol. Magari vincere un secondo mondiale di fila: ha conquistato il primo a 20 anni. O'Rey vinse nel 1958 a 18 anni, poi nel 1962 e nel 1970. E dovendo pesare stile e abilità? Un giorno Pelé si paragonò con il francese: «Kylian ha la capacità di giocare in velocità, pensa veloce, sa immediatamente cosa fare. Come me è rapido nel dribbling e nella corsa, però manca nel colpo di testa e, soprattutto, è meno bello..
.». A parte il giudizio estetico, Pelé e Diego restano davanti per altra ragione: ai tempi loro i difensori erano fisicamente più feroci e fallosi, le squadre opponenti più forti. E nessun numero potrà dire il contrario.
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