L'Europa blocca Sarri e Sousa E meno male che la Lazio c'è

Niente da fare per Napoli e Fiorentina: si fermano ai 16esimi le semifinaliste 2015 Avanzano i biancocelesti, ma trema il ranking delle italiane: le inglesi allungano

L'Europa blocca Sarri e Sousa E meno male che la Lazio c'è

Un anno fa Napoli e Fiorentina arrivarono in semifinale di Europa League, in questa stagione il loro cammino si ferma ai sedicesimi. Così oggi nell'urna di Nyon ci sarà solo la Lazio, troppo poco per poter scalare il ranking e attaccare il terzo posto dell'Inghilterra, che ha invece ottenuto l'en plein non riuscito al nostro football. I tre punti e mezzo di vantaggio degli inglesi nella speciale classifica per nazioni sono destinati così ad aumentare, allontanando almeno alla stagione 2018-19 la prospettiva di tornare ad avere quattro formazioni italiane qualificate per la Champions.Delle tre italiane era la più accreditata per superare il turno, e così è stato.

Ma non è stata una passeggiata. In uno stadio Olimpico semideserto (in Italia non c'è verso di dare appeal a questo torneo) la Lazio supera uno sterile Galatasaray per 3-1 (i turchi non vincono fuori casa in Europa da tre anni e 12 gare) e accede così agli ottavi di Europa League. Merito di Stefano Pioli. Decisivi i suoi cambi: Candreva, migliore in campo e Klose (primo gol stagionale) hanno cambiato il volto della partita. E decisivo un turn-over giudizioso anche perché il campionato non ha più molte cose da dire. Uno-due di Parolo e Felipe Anderson in 180 secondi, poi il gol di Öztekin che riapre per pochi minuti la sfida fino al sigillo dell'attaccante tedesco che chiude i conti. Una Lazio in forma che può dare concrete garanzie di andare avanti in questo snobbatissimo torneo, a condizione di utilizzare i titolari. Lazio, va sottolineato, sempre vittoriosa in casa in questa edizione di Europa League.Lo 0 nella casella dei gol segnati al Madrigal risulterà decisivo nell'economia del passaggio del turno.

Così in un San Paolo pieno per metà il Napoli nella 100ª gara tra Uefa ed Europa League tiene il pallino del gioco, segna un gran gol con Hamsik dopo 17 giri di lancette, sforna occasioni (una traversa sul tocco di Musacchio a sventare il cross di Mertens e poi le parate di Areola), ma ha ancora un Higuain con le polveri bagnate - per il Pipita sono quattro gare di fila senza reti all'attivo - e sicuramente non è favorito da alcune scelte arbitrali. Agli albori della ripresa, il Villarreal trova la via del gol (la parabola velenosa di Pina che beffa Reina) come accaduto in tutte le ultime 12 trasferte europee e si mette in tasca il pass per il turno successivo. Gli uomini di Sarri arrivano al traguardo di 80 centri stagionali, di cui 47 realizzati al San Paolo, ma è una magra consolazione. Quando gira la Fiorentina è uno spettacolo. Altrimenti meglio soprassedere.

A Londra i Viola cercano l'impresa dopo il complicato 1-1 dell'andata. Un compito proibitivo contro una squadra, il Tottenham, che in casa ha sempre vinto. Ma il gioco corto fatto di tanto possesso non punge. Gli Spurs, in vantaggio con Mason al 25' del primo tempo, chiudono di fatto la pratica con Lamela che al 20' della ripresa sigla il 2-0 dopo una parata di Tatarasanu. L'argentino, sette gol in altrettante partite di Coppa, non giocherà in Premier ma in Europa è sempre decisivo. L'autogol di Gonzalo Rodriguez completa la serata storta della Fiorentina, che esce da White Hart Lane severamente punita.

Le qualificate agli ottavi (sorteggio oggi alle 13 a Nyon, diretta Sky Sport 1): Braga (Por), Fenerbahce (Tur), Liverpool, Manchester United e Tottenham (Ing), Lazio (Ita), Athletic Bilbao, Valencia, Siviglia e Villarreal (Spa), Shakhtar Donetsk (Ucr), Sparta Praga (R.Cec.), Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund (Ger), Basilea (Svi) e una tra Olympiacos (Gre) e Anderlecht (Bel).

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