Lewis sorpassa Schumi: "Il mio record del mondo"

Ora Hamilton è da solo a quota 92 vittorie. La Ferrari respira: piccolo passo avanti. Leclerc chiude 4°

Lewis sorpassa Schumi: "Il mio record del mondo"

Come lui nessuno mai. Lewis Hamilton si stacca dalla piacevole e rassicurante compagnia di Michael Schumacher e stabilisce quello che la Formula 1 definisce un po' pomposamente il nuovo record del mondo: 92 vittorie. Chissà dove arriverà. Il suo è un talento senza limiti e la Mercedes è una squadra senza avversari. Lewis poi ci mette del suo e demolisce regolarmente il suo compagno di squadra anche in una giornata che al primo giro gli si era rivoltata contro, vedendolo scivolare dalla pole alla terza posizione. Non si è fatto prendere dal panico, ha lasciato sfogare Sainz e Bottas, poi al 20° giro ha sfruttato il drs, è passato in testa e ha scavato un margine imbarazzante (oltre 25) con Bottas. Alla fine si è preso anche il giro più veloce e ha festeggiato il record sul podio con Bono, il suo ingegnere di pista, la voce della sua coscienza in prova e in gara. Hamilton ha trasformato in una passeggiata una gara che non era semplice da vincere dopo quel primo giro davvero insolito per uno come lui che di solito in condizioni precarie sa far volare la sua monoposto. Ha preferito non esagerare e attendere il momento. Poi, lo ha raccontato lui, ha dovuto combattere anche contro un crampo al polpaccio destro, vincendo anche questa sfida allentando un po' la pressione sull'acceleratore in rettilineo.

Un primo giro da fuoriclasse lo ha effettuato anche Raikkonen che ha recuperato ben 10 posizioni infilandosi dove era davvero impensabile veder passare la sua Alfa Romeo Sauber. Un assaggio della vecchia classe di Kimi che poi però è stato il primo a fermarsi per il cambio gomme e alla fine non ha potuto difendere la decima posizione. Una fiammata da vecchio Kimi che ha prodotto un po' di gloria, ma nulla di più Alla fine lo ha superato anche Vettel con la più lenta delle due Ferrari, quella finita doppiata, «da un secondo pilota ci si aspetta di più» la definitiva bocciatura di Binotto. Leclerc invece è riuscito a rispettare le previsioni chiudendo al quarto posto.

Buono il piazzamento, il massimo per la Ferrari di oggi, ma ancora imbarazzante il distacco (oltre 65) per cui sentire tutta questa soddisfazione per una gara così ha un solo significato: la situazione è così preoccupante che ogni piccolo passo avanti viene vissuto come una vittoria. In realtà c'è un solo lato positivo: le novità portate in pista funzionano e almeno la SF1000 riesce a stare davanti a chi non guida le due Mercedes e a Max, avversari che restano fuori portata.

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