Lewis vola tra i sospetti La storia sbagliata delle Ferrari doppiate

Hamilton super, ma quanti dubbi sul motore Le Rosse a un giro: non accadeva dal 2008

Lewis vola tra i sospetti La storia sbagliata delle Ferrari doppiate

Doppiate. Le Ferrari escono dal Gran premio d'Ungheria ancora più ammaccate della scorsa settimana in Austria quando Leclerc aveva giocato all'autoscontro con Vettel. Finire a un giro dalla Mercedes, un evento che per entrambe le rosse non si verificava dal 2008, è desolante e umiliante. Purtroppo non era imprevedibile considerando come erano andate le qualifiche e come era finita la gara dello scorso anno con Vettel sul podio, ma a più di un minuto dal solito Hamilton. I motivi della disfatta stanno in un progetto sbagliato figlio di un motore sgonfiatosi come il canotto bucato di un bambino in riva al mare, in una non impeccabile gestione delle gomme (l'idea dello soft poteva essere evitata), ma soprattutto nello strapotere della Mercedes che in un anno ha fatto un passo avanti straordinario, così grande da far scatenare gli immancabili sospetti sulla regolarità del motore. Perché se dopo le precisazioni regolamentari della Fia, i motori di Ferrari, Honda e Renault perdono (beh Ferrari più degli altri) e quelli Mercedes fanno il percorso inverso è giusto farsi delle domande.

Una domenica senza errori della Ferrari (Seb è finito pure nel traffico ai box) non avrebbe prodotto un risultato migliore di un 5° e 7° posto. Era chiaro prima della gara che saremmo finiti doppiati, ha confessato Seb. La scelta dello soft non era quella giusta, ma non capisco perché la macchina non aveva il bilanciamento di sabato. Dobbiamo capire perché, ha aggiunto Leclerc che al via ha dimostrato di aver imparato la lezione dell'Austria, sollevando il piede dall'acceleratore quando ha visto un varco ala prima curva, ma ha anche visto Vettel troppo vicino. Meglio evitare un altro crash.

Il risultato delle qualifiche con le due Rosse dietro alle quattro Mercedes poteva essere un risultato decoroso. La gara invece ha cancellato quanto di buono era emerso in qualifica e ora, con una settimana di pausa, ci sarà il tempo per analizzare tutti i dati e dare un'accelerata sulle novità che dovrebbero arrivare per il doppi appuntamento a Silverstone. Il calvario rosso comunque non finirà tanto presto e vedere che Hamilton potrebbe raggiungere il record di vittorie di Michael Schumacher a Monza o al Mugello, fa ancora più male.

Hamilton a parte, l'uomo del giorno è stato Max Verstappen finito nelle gomme nel giro di avvicinamento allo schieramento con rottura di musetto e braccetto della sospensione anteriore. È stato bravo a riportare la monoposto sullo schieramento dove i meccanici Red Bull hanno fatto i fenomeni e lui ha potuto divertirsi in gara risalendo dal settimo al secondo posto pur non potendo mai impensierire Hamilton (il distacco finale non inganni: Hamilton si è fermato nel finale per cambiare gomme e prendersi pure l giro più veloce).

Bravo Max, bravo Stroll anche se la Fia adesso deve dirci se alla base della Mercedes Rosa c'è una fuga di notizie illegale. Aspettiamo fiduciosi.

La buona notizia per la Ferrari è comunque che domenica prossima la Formula 1 si riposa. La cattiva è che poi si ripartirà da Silverstone.

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