Torna a far discutere Lance Armstrong. L'ex ciclista ha concesso alla Bbc la prima intervista televisiva dopo la confessione che fece scandalo nel salotto della conduttrice americana Oprah Winfrey: "Oggi non mi doperei più, non se iniziassi la carriera oggi - ha dichiarato il 43enne americano, privato dei 7 Tour de France vinti dal 1999 al 2005 - ma se mi portaste indietro nel 1995, quando il doping era completamente e totalmente diffuso e dilagante, probabilmente lo farei ancora. So che la gente non vuole sentire queste cose, ma è la verità".
Armstrong non ha nessuna intenzione di rinnegare il passato: "Quando presi la decisione, quando la mia squadra prese la decisione, quando il gruppo intero prese quella decisione, era una decisione sbagliata - ammette l'ex campione, squalificato a vita dall'Usada nel 2012 - Ma so anche cosa è successo all'industria del ciclismo dopo tale decisione, ho assistito alla sua espansione". "So cosa è successo alla Trek (il suo sponsor fornitore di biciclette ndr) - ha proseguito Armstrong - Da 100 milioni di dollari di vendite passò a 1 miliardo di dollari. E soprattutto so cosa è successo alla mia fondazione per combattere il cancro: da non raccogliere un dollaro a raccoglierne 500 milioni che hanno aiutato tre milioni di persone. Vogliamo cancellare tutto questo? Non credo che nessuno abbia voglia di dire si".
L'ex ciclista ha chiesto di essere perdonato e vorrebbe che gli venissero restituiti i sette Tour de France vinti. "Penso che ci debba essere un vincitore, lo sto solo dicendo come appassionato.
C'è un enorme buco senza vincitori durate la Prima Guerra Mondiale, ce ne è un altro durante la Seconda e poi sembra che ci sia stata un'altra guerra mondiale. Non credo che la storia sia stupida, la storia rettifica un sacco di cose. Mi sento di aver vinto quei Tour", ha concluso Armstrong.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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