È stato un simbolo della Roma da calciatore e adesso vuole esserlo anche da allenatore: è questo il sogno Daniele De Rossi, che lasciato lo staff della Nazionale di Roberto Mancini, si appresta ad intraprendere la carriera in panchina.
L'ex calciatore giallorosso ha svelato i suoi progetti futuri nel corso di un'intervista al settimanale Sportweek. Il suo obbiettivo è chiaro: tornare alla Roma per vestire i panni da allenatore: "Tutti sanno cose è stata e sarà sempre la Roma per me: una seconda pelle, un amore appassionato e pure. Certo che mi piacerebbe allenarla, quando sarò pronto e me lo sarò guadagnato per il mio valore da tecnico e non per il mio passato da calciatore. Credo che accadrà un giorno. Ma è un desiderio, non un'ossessione. Ora voglio fare le mie esperienze in Italia o all'estero".
Qualora dovesse allenare un'altra squadra italiana non ha dubbi su come si comportebbe: "Io non devo vendere nulla, non amo regalare frasi a effetto. Non dirò che la prossima squadra è quella che sognavo da bambino. E quella del mio cuore già si conosce. Certamente darò tutto me stesso per il club che mi sceglierà, ma non dirò proverbi milanesi se andrò a Milano o citerò Totò a Napoli. Le trovo paraculate che lasciano il tempo che trovano". Parole che sono una rarità di questi tempi in cui mandare messaggi d'amore verso la propria nuova squadra, è diventata ormai un'abitudine quasi irritante. Il caso di Romelu Lukaku ne è un esempio emblematico.
Sulla possibilità di ricoprire il ruolo di vice Josè Mourinho in giallorosso, l'ex Capitan Futuro è chiaro: "Due minuti dopo l'annuncio del suo arrivo, il mio telefono è stato invaso di messaggi: 'Sarai tu il vice...'. Era il desiderio della gente, per la quale io sono come un fratello. Ma a chiunque sostiene che Mourinho potesse avere bisogno di me consiglio di andare su Wikipedia e vedere tutto quello che ha vinto. Ecco, vi assicuro che l'ha vinto senza di me...".
Il nuovo campionato di Serie A è alle porte. Ad una settimana esatta dall'inizio, De Rossi la vede così:" Chi parte in pole? La Juventus, come lo scorso anno, d'altra parte. L'Inter ha perso tre pezzi da novanta, sarà dura ripetersi. Il Milan proseguirà sul solco tracciato.
L'Atalanta è la storia più bella del calcio italiano degli ultimi dieci anni, merita di vincere qualcosa. Il Napoli è l'ideale per Spalletti: può sognare. Sarri farà giocare bene la Lazio. E Mourinho può essere una bomba atomica a Roma. Ci sarà da divertirsi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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