
L'Inter si regala altri due derby, quelli della semifinale di Coppa Italia. Inzaghi batte un'altra volta la sua Lazio e guadagna l'opzione per sfidare di nuovo il Milan, contro cui l'Inter in questa stagione non ha mai vinto (unica fra le prime 4 squadre in classifica). Vedremo ad aprile, quando l'Inter (se eliminerà il Feyenoord) potrebbe dover giocare anche i quarti di Champions League: 4 settimane consecutive con la partite di coppa, ecco perché quanto vale questa vittoria si capirà solo fra un paio di mesi. Il rischio dell'indigestione esiste, ma Inzaghi evidentemente lo corre volentieri e del resto non è che l'Inter poteva farsi gol da sola per evitare di passare il turno. Più che tenere in panchina 7 dei titolari di sabato a Napoli, cosa altro poteva fare?
Dopo 20 minuti, il tecnico nerazzurro è costretto mandarne in campo uno (Dumfries) per rimediare all'infortunio muscolare di Darmian (flessori della coscia destra). Nella ripresa dentro anche Calhanoglu, Bastoni e Barella (che fa in tempo a ferirsi in uno scontro aereo col compagno De Vrij), ma non Lautaro Martinez tenuto nel congelatore per preservarne salute e condizione. La squadra anti-Conte è già scritta per 10 undicesimi, restano da decifrare le condizioni di Thuram, stavolta nemmeno in panchina, ma lesto e agile come un grillo a scavalcare la balaustra per entrare in campo e festeggiare Arnautovic dopo il gol del vantaggio. L'undicesima maglia balla fra loro due, perché nemmeno la Coppa Italia e la Lazio accendono Taremi. Meglio di lui, sicuramente Correa, che fa in tempo a conquistare il rigore del 2-0 trasformato da Calhanoglu. Nel Napoli, forfeit anche di Anguissa (stiramento al polpaccio), fuori fino alla sosta compresa. Un altro brutto colpo per le ambizioni di Conte.
La Lazio gioca meglio per mezzora abbondante, la prima. Bisseck provvidenziale in scivolata su Dia, Isaksen effervescente dentro e fuori l'area, Martinez sicuro ed evidentemente pronto a sostituire Sommer.
Poi Arnautovic inventa il gol che sblocca la partita, col sinistro al volo dal limite dell'area (solo solo: colpa Lazio, che non lo marca a uomo ma nemmeno a zona) e da lì in poi la partita nerazzurra è tutta in discesa, perché nonostante i cambi (anche Baroni in partenza risparmia qualche titolare in vista del Milan) la Lazio non è mai veramente pericolosa (giusto una mezza rovesciata di Zaccagni, direttamente fra le braccia di Martinez e un tiro di Pedro deviato da Bisseck sulla parte alta della traversa). Poi il lento epilogo verso il 90esimo, pensando al Napoli. Per il derby c'è ancora tempo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.