L'Italnuoto è da 10. Milan, Pecco e volley da urlo. Meritato 2 agli azzurri del pallone

Il nostro calcio vergogna mondiale, razzo Ganna, Ancelotti e Scariolo italiani che vincono all'estero

L'Italnuoto è da 10. Milan, Pecco e volley da urlo. Meritato 2 agli azzurri del pallone

Nei secoli dei secoli il 2022 sarà l'anno di Lionel Messi. Perché mai un trionfo mondiale nello sport più seguito del pianeta è arrivato così vicino ai fatidici botti di Capodanno e perché mai sono stati versati fiumi d'inchiostro e sono stati diffusi terabyte di video per celebrare l'apoteosi predestinata e quasi telecomandata dell'ultimo re del pallone. La Pulce si toglie finalmente di dosso l'ombra ingombrante del Pibe Maradona, che lo insegue da quando gioca a calcio, e può pensare a una pensione serena da stella immortale (10 e lode con bacio accademico). Ma un 10 va soprattutto alla indimenticabile finale con la Francia, trascinata ai rigori dall'orgoglio infinito dei bleus (9) e della loro stella Mbappè (10). Un mondiale (8) del Qatar (4) che ci ha dato la conferma della solidità croata (8) garantita dagli eterni Modric e Perisic (8 per due). Bocciata la Germania (3) fuori al primo turno per la seconda volta. Ma è nulla se confrontata alla bocciatura dell'Italia (2), addirittura recidiva nell'incapacità di qualificarsi alla fase finale. Eppure né il ct Mancini (4), né il presidente federale Gravina (4) hanno fatto nemmeno il gesto di dimettersi.

Steso un velo sul calcio azzurro, il pallone italiano fa segnare l'anno del grande riscatto del Milan (9) dopo anni di tormenti e delusioni. Al centro dello scudetto che non ti aspetti il grande lavoro dietro le quinte di Paolo Maldini (8) e la saggezza di Stefano Pioli (10), il normal one della panchina che ha mixato sapientemente due grandi vecchi come Ibrahimovic (6.5) e Giroud (8) con la brillantezza di tanti giovani dal grande futuro come Rafa Leao (8), Theo Hernandez (8), Tonali (8) e il sorprendente portiere Maignan. Anche lo scudetto del Milan (come il Mondiale dell'Argentina) ha acquistato valore soprattutto per il lunghissimo derby a cui l'ha costretto l'Inter (7.5), che si è arresa solo all'ultima giornata e ha dovuto consolarsi con coppa Italia e Supercoppa vinte proprio contro la Juve (5) che ha vissuto un'altra stagione deludente tra campionato e coppa Campioni e adesso si trova anche a fare i conti con una gestione societaria (4 al presidente Agnelli e soci) finita in tribunale. In Europa la Roma (7) si deve accontentare della neonata Conference league. Per fortuna all'azzurro pallido del calcio fa da contraltare un '22 brillantissimo su altri fronti. A partire dalla pallavolo in cui Fefè De Giorgi (10), uno dei ragazzi di Velasco degli anni d'oro, ha riportato l'Italia sul tetto del mondo da ct dopo 24 anni. Ma il vero forziere d'oro è quello riempito dell'Italnuoto (10 e lode) che sbanca i Mondiali di Budapest con 9 titoli iridati, terza forza del pianeta dietro Usa e Cina, di cui ben 5 in vasca. Non c'è più la Pellegrini (10 al ricordo) ma c'è sempre il fantastico Greg Paltrinieri (10 e lode) che si riprende i 1500 (e poi fa il bis nel fondo), ci sono Thomas Ceccon (10) nei 100 dorso, il ranista Martinenghi (10), Benedetta Pilato (10) nei 100 rana, ma soprattutto un'incredibile staffetta 4x100 misti che scrive la storia con Ceccon, Martinenghi, Burdisso e Miressi (voto 40).

Altro oro fantastico è quello di Filippo Ganna (10 e lode) nell'inseguimento su pista che poi fa anche il record dell'ora. Bene in pista, ma male in strada: il ciclismo italiano al Giro si aggrappa ancora al vecchio Nibali (7.5) al passo d'addio (10 e lode alla carriera), quarto a 9'02'' da Hindley (9). Sempre su due ruote arriva un altro fantastico trionfo italiano, quello di Pecco Bagnaia (10) e della Ducati (10) nella MotoGp. Dopo 13 anni l'Italia trova finalmente un erede di Valentino Rossi, ma il torinese ci regala il suo capolavoro proprio su una moto italiana, quarto pilota della storia a riuscirci nella classe regina dopo Masetti, Liberati e Agostini.

Anno d'oro anche per due tecnici italiani prestati alla Spagna: se Carlo Ancelotti (9) riporta il Real Madrid a conquistare la coppa dei Campioni nel calcio, Sergio Scariolo (9), dopo aver vinto l'EuroCup con la Virtus Bologna, centra il suo quarto titolo Europeo alla guida della Nazionale iberica. Ma il 2022 è stato anche anno olimpico e sulle nevi cinesi di Pechino l'Italia ha trovato due ori: uno ipotizzabile di Arianna Fontana (10) nello short track e uno sorprendente di Stefania Constantini e Amos Mosaner (10 di coppia) che per una settimana fanno parlare di curling mezza Italia. Pechino sorride anche alle nostre due regine delle nevi con Federica Brignone (8) che salva lo sci azzurro (6 meno meno meno) con un argento in gigante e un bronzo in combinata e l'iron-woman Sofia Goggia (8.5) che sfiora il bis d'oro in discesa ad appena 23 giorni da un pauroso incidente sulla pista di Cortina. Brillano ancora i big dell'atletica con Massimo Stano (8) che conquista l'oro ai mondiali nella neonata 35 km di marcia, Gianmarco Tamberi (8) campione d'Europa del salto in alto e Marcell Jacobs (9) che centra il titolo mondiale sui 60 indoor e si ripete all'Europeo di Monaco con l'oro sui 100. Nel tennis abbiamo due azzurri semifinalisti negli Slam: Matteo Berrettini (7.5) agli Australian Open e Martina Trevisan (7.5) al Roland Garros. Il tanto atteso Sinner (6.5) non va oltre i quarti a Wimbledon e Flushing Meadows. L'Italia del rugby (6.5), infine, interrompe la lunghissima serie di sconfitte nel Sei Nazioni battendo il Galles nell'ultima giornata e si ripete piegando per la prima volta l'Australia in un test match. Fanalino del pagellone l'Armani Milano (5.

5) che torna almeno a vincere lo scudetto del basket ma non riesce a sfondare nell'Eurolega; e la solita Ferrari (5) che anche quest'anno sembrava aver imboccato la stagione del grande riscatto e invece è finita tra amarezze, delusioni, dimissioni e incomprensioni. Ma merita 10 in ottimismo perché si sa, il prossimo anno sarà il suo.

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