L'Olimpia e le notti magiche lombarde

Felicità è un bicchiere di vino, ma anche la scoperta di vivere dalla parte giusta del fiume, almeno nello sport.

L'Olimpia e le notti magiche lombarde

Felicità è un bicchiere di vino, ma anche la scoperta di vivere dalla parte giusta del fiume, almeno nello sport. Le notti magiche della Lombardia sembrano non finire mai. Prima l'Inter in coppa Italia, poi la volata scudetto del Milan vinta sull'altra squadra di Milano come avrebbe detto un imitatore dell'interista arguto Prisco. Poi la Cremonese, reinventata dal Braida dell'epopea Milan, subito dopo ecco il Monza del Galliani che ha ridato il sorriso a Berlusconi. Dalla notte di sabato anche l'Armani del basket che aspettava questo titolo per purificarsi dopo troppi rospi mandati giù con rabbia.

Festa del Forum per il 29° scudetto dell'Olimpia, il 12° trofeo di Armani da quando ha reinventato la più scudettata del basket, il 5° titolo italiano per Ettore Messina che adesso, dopo essersi seduto con Bianchini e Recalcati sullo scranno regale degli allenatori con tre titoli in città diverse, Virtus Bologna, Treviso, Milano arrivando trasportato dal vento dell'Est per i trionfi con il CSKA Mosca, dopo una bella vita come vice ai San Antonio Spurs nel regno di Popovich.

Una notte di festa, ma anche di commozione vera se il Chacho Rodriguez tornerà al Real Madrid. Nei sogni di Armani, c'è da sempre, la montagna europea da scalare. Per arrivarci lavori in corso e giocatori nuovi da affiancare a Melli, Datome, l'anima italiana del gruppo, da armonizzare con Shields, il migliore delle finali, il guardiano di chiavi e della porta sacra Hines, sperando che Hall progredisca ancora. Sappiamo degli accordi con Pangos e Mitrou Long per guidare la macchina che sogna lo scudetto della stella. L'idea di affiancare Tonut, come guardia scelta a Billy Baron. L'idea di avere al fianco di Hines un Brandon Davies migliore di quello visto nel finale di stagione a Barcellona.

Se ne va Pozzecco, regalato, si spera, anche migliorato, alla Nazionale, nella squadra tecnica potrebbe entrare Dan Shalim che ha già lavorato con lui o, magari il Peppe Poeta che al momento è uno degli

assistenti di Pozzecco per Azzurra Fremebonda. Finito lo spumante è ora di tornare a gustarsi acqua e limone, per soffrire, come piace all'allenatore-presidente che ha bevuto il veleno, ma ne è uscito col sorriso dei grandi.

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