Brescia-Verona si sta continuando a giocare nonostante sia finita domenica intorno alle ore 17. Mario Balotelli, infatti, è stato sfortunato protagonista di buu razzisti da parte di alcuni tifosi scaligeri e da quel momento in poi si è scatenato l'inferno. Supermario ha prima scagliato il pallone in direzione dei supporter gialloblù e ha poi minacciato di lasciare il campo salvo poi continuare e terminare tutto l'incontro.
Balotelli ha espresso tutta la sua rabbia e frustrazione sui social network, mentre il capo ultrà de Verona Luca Castellini, daspato dalla società fino al 30 giugno del 2030, si era espresso così sull'attaccante del Brescia: "Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che è dissacrante, che prende per il c... il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti. Questo è folklore, si ferma tutto lì. Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana ma non potrà mai essere del tutto italiano".
Supermario ha risposto piccato a queste parole, sempre su Instagram: "Qua state impazzendo. Svegliatevi ignoranti, siete la rovina. Però quando Mario faceva e vi garantisco farà ancora gol per l'Italia vi sta bene, vero?". Le persone così andrebbero radiate dalla società e non solo dal calcio. Basta mandare giù, basta lasciar stare. Basta. Basta". L'ex attaccante di Milan e Inter ha incassato tanta solidarietà da parte dei suoi tifosi, di calciatori, ex calciatori e allenatori come Lilian Thuram, Arrigo Sacchi e tanti altri tra cui Enrico Mentana.
La città di Verona, nel frattempo, ha diffidato Balotelli per aver infangato la società e con quattro consiglieri che hanno firmato una mozione nei confronti del 29enne di Palermo: "In consiglio comunale per esporre la mia mozione, affinché Verona la smetta di essere infangata sui media! Ho depositato la mozione in difesa dell'immagine della mia città, infangata e derisa troppe volte ingiustamente.Chiedo che si proceda legalmente. Siamo indignati come consiglieri comunali per il fatto che Verona venga dipinta come una città razzista e fascista, cosa che che non è vera".
L'ex attaccante di Manchester City e Liverpool è stato anche intercettato dalle Iene dove ha parlato del suo stato d'animo e di quanto accaduto domenica al Bentegodi: "Non è bello quello che mi è successo, ma io non ho assolutamente accusato il Verona, né la curva, ma i pochi scemi che l’hanno fatto, e li ho sentiti e mi sono arrabbiato. Ho accusato quei co..ni che l’hanno fatto, e non erano due o tre perché li ho sentiti dal campo. Dico la verità, i tifosi del Verona sono stati anche simpatici, perché lo sfottò ci sta, anche se vuoi distrarre un giocatore, lo puoi fare in mille modi, ma non con certi cori, quello no. Non sono diverso da altri giocatori ai quali hanno fatto gli stessi cori, gli stessi ululati. Sono italiano, dovrei tornare in nazionale. quelli che fanno queste cose sono sempre pochi, ma ci sono, sono delle teste di c..zo. Lo sfondo razzista non ci sta mai''.
Ad avere l'ultima parole in questa vicenda, però, è stato un personaggio da sempre presente ma silente nella professione di Supermario: la mamma Silvia.
La signora, secondo quanto riportato da Sportmediaset, ha teso una mano al figlio e riservato una stoccata a chi deve prendere provvedimenti per mettere a tacere il fenomeno razzismo nel mondo del calcio: "Credo che Mario abbia già fatto la sua parte riguardo a questa triste vicenda. Molte, troppe parole da parte di tanti. Ma ben pochi fatti". Parole stringate ma significative che fanno capire come sia delicata la situzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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