Per Mancio sì, per la Lega nì Soccer awards un po' "sbiaditi"

L'anno magico dello sport italiano si è chiuso con un'abbuffata di premi raccolti al Globe Soccer Awards di Dubai

Per Mancio sì, per la Lega nì Soccer awards un po' "sbiaditi"

L'anno magico dello sport italiano si è chiuso con un'abbuffata di premi raccolti al Globe Soccer Awards di Dubai. È il legittimo rendiconto di una stagione che per il calcio azzurro rimarrà memorabile, scolpita nella storia oltre che nella memoria collettiva. Il premio alla Nazionale campione d'Europa e al suo ct Mancini è di quelli sui quali nessuno può eccepire. Meritatissimi. Da onorare nel mese di marzo nel corso degli esami di riparazione per partecipare al mondiale di novembre 2022 in Qatar. Hanno, il ct e i suoi strepitosi interpreti, cambiato la narrazione del calcio italiano, ne hanno modificato il dna esaltando il coraggio e la voglia di comandare il gioco a dispetto di una tradizione malandrina. Sappiano tutti loro, compresi Bonucci e Donnarumma, premiati come miglior difensore e portiere, che gli inglesi sono già schierati per trasformare il dispetto e il rancore incassati a Wembley con una manciata di sfottò che al solo pensiero viene la febbre. Al capitano della Juve, se consentito, verrebbe da consigliare dichiarazioni meno arroganti tipo quella spedita a CR7 («sa già che con noi perderà») perché nel calcio servono soltanto a moltiplicare le motivazioni dei rivali. A dimostrazione di un anno particolarmente felice è giunto anche il premio destinato alla Lega di serie A che ha allestito, in una ex fabbrica di Lissone, il centro televisivo più moderno d'Europa dove si concentrano le squadre dei varisti per le partite di serie A e B. L'ad De Siervo sa benissimo anche lui che quella medaglia al petto è in qualche modo resa meno luccicante dal resto dell'organizzazione: presidenti (Ferrero della Samp) alle prese con la giustizia, club in difficoltà finanziaria che hanno detto no ai fondi, finiti poi a Madrid, un proprietario, Lotito, unico caso al mondo, con due squadre che giocano nello stesso campionato (Lazio e Salernitana).

Il giorno in cui si riuscisse a risolvere questi problemi, la serie A diventerebbe più vicina alla Premier! Per fortuna del calcio mondiale, poi il premio al miglior calciatore è andato a Mbappè così colmando qualche grave dimenticanza di altri premi ormai condizionati dagli sceicchi.

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