Dal nostro inviato a Parigi. Il Leone di Francia ha la criniera bionda e l'hanno visto agitare fuori dall'acqua della Defense Arena quattro dita. Sono le medaglie d'oro che il nuovo eroe dell'Esagono si è messo al collo nei Giochi Olimpici di casa. E Marchand - tenetevi forte - non ha ancora finito. Ieri con la 4x100 mista maschile, schierato in seconda frazione nella rana, ha guidato i transalpini alla qualificazione per un'altra finale (in programma stasera) nel tripudio della piscina parigina che molti sono già disposti a intitolargli. E anche ieri sera, schierato nella staffetta mista mista, ha infiammato l'impianto della Defense, nonostante il quarto posto finale. La Francia è cotta del ragazzo di Tolosa. Prima il titolo nei 400 misti, domenica scorsa. Poi il capolavoro: doppio oro, nei 200 farfalla e nei 200 rana, tra le 20,37 e le 22,31 della stessa magica serata di mercoledì. Quindi venerdì sera ha calato il suo personalissimo poker, trionfando anche nei 200 misti. Sulle tribune in delirio anche il presidente della Repubblica Macron che prima di andare in vacanza ha voluto concedersi la festa con il campione, utile magari a risollevare l'immagine un po' appannata dell'Eliseo.
Il 22enne non spunta dal nulla. In gara già all'Olimpiade di Tokyo 2021, dove ha chiuso con un sesto posto nei 400 misti come miglior risultato, ha messo i sogni in valigia e si è trasferito in Arizona. Alla corte di coach Bob Bowman. Non un nome qualunque del mondo del nuoto, ma l'allenatore di sua maestà Michael Phelps, 23 medaglie d'oro ai Giochi, 8 solo a Pechino, impresa che consentì al Proiettile di Baltimora di sfilare il record a un altro mostro sacro delle piscine, Mark Spitz, ed essere incoronato così miglior nuotatore ogni epoca. Marchand sembra essersi messo nelle mani giuste.
Leon non è arrivato in piscina per caso, ma praticamente nell'acqua ci è nato. Anche se, da buon francese, prima ha provato la strada del judo e del rugby. Gli esempi, però, erano in casa. Il papà, Xavier, è stato argento nei 200 misti ai Mondiali di Budapest 98. La mamma, Céline Bonnet, specialista di dorso e misti - guarda un po' - ha partecipato alle Olimpiadi di Barcellona 92. Lo zio Christophe era in vasca a Seul 88 e a Barcellona. Il piccolo si è rivelato nel 2019 a Rennes, vincendo a 17 anni il titolo nazionale dei 200 misti. Ora si è messo in testa di seguire le orme di Phelps.
Se l'americano aveva nella gambata a farfalla, nella virata e nel ritorno negativo le sue caratteristiche principali (oltre a un fisico da albatro e un recupero prodigioso), il francese punta sulla tecnica e su una fase di apnea unica. Sembra funzionare. Nella vasca più lenta della storia, è la vox populi, magari non arrivano i record. Di certo piovono ori su Leon.
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