Meglio Pietrangeli oppure Panatta? Così si entra nel mito della racchetta

Il rovescio di Nicola, il servizio e i tuffi di Adriano in una sfida generazionale in cui adesso piomba un altro grande azzurro

Meglio Pietrangeli oppure Panatta? Così si entra nel mito della racchetta

Adriano Panatta ha vinto il Roland Garros eguagliando le imprese di un altro grandissimo campione italiano: Nicola Pietrangeli. In questi giorni mi sento spesso rivolgere una domanda: «Era più forte Pietrangeli o più bravo Panatta?». È una vecchia storia e un discorso difficile da fare. E come se mi chiedessero dei due amori della mia vita quale ho amato di più. Uno era dolce, comprensivo, dolcissimo, biondo e tenero; l'altro forte, intelligente, buono e pieno di coraggio.

Pietrangeli e Panatta sono due giocatori totalmente diversi, che io ho ammirato nello stesso modo. Ogni tanto loro stessi discutono sul fatto di chi dei due vada considerato più forte. Nicola dice: «Ai miei tempi si giocava meglio a tennis. Drobny, Patty, Hoad e Laver erano più bravi dei giocatori attuali». Panatta sostiene che il tennis di allora era molto più lento, i tabelloni erano addomesticati, i campioni si trovavano in finale senza dover lottare molto. Oggi, secondo lui, è più logorante.

A Stoccolma, durante le finali del Commercial Union Master, ho intervistato a questo proposito la persona più autorevole per dare un giudizio in tal senso, si tratta di Jack Kramer. Uno dei giocatori più grandi del mondo che è sempre rimasto a contatto con i tennisti, inventando il professionismo e diventando il presidente dell'associazione giocatori di tennis. Jack Kramer sostiene che se un vecchio ragazzo come Rosewall, a quarantadue anni, riesce ad essere uno dei più bravi, vuol dire che i giocatori di un tempo erano più validi. Però Jack aggiunge anche che oggi i giocatori difficilmente possono essere sempre in forma per il gran numero di torneo ai quali partecipano. Si equivalgono tutti e dovendo lottare fino dai primi turni, finisce che Nastase vince il Master, Borg il Wct, Panatta a Roma e Parigi,

Neppure il computer più perfetto troverebbe la risposta a questo quesito. Potremo inserire delle schede. In una ci sarebbe il leggendario rovescio di Nicola. Nell'altra lo strepitoso servizio di Panatta. I tuffi di Adriano e il coraggio di aggredire i suoi avversari nei momenti disperati.

Il fisico assolutamente incredibile di Pietrangeli contro la volontà di ferro del nuovo super campione.

Dovendo immaginare un match tra Pietrangeli e Panatta al culmine della loro carriera direi che sarebbe una grandissima partita. Si andrebbe comunque al quinto set.

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