Mertens ha già vinto il suo scudetto

Il campione stupisce Napoli: distribuisce pizze ai clochard e visita gli ospedali

Mertens ha già vinto il suo scudetto

Dries Mertens è un eccellente calciatore. Segna gol belli, di genio e di rapina, è l'idolo nuovo di una Napoli che sogna lo scudetto. È veloce di piede e di fosforo. Dries Mertens non è soltanto questo. E' altro, molto altro, come uomo.

Assiste gli infermi negli ospedali di Napoli, porta conforto e un sorriso, regala la felicità non soltanto con il pallone ma con un gesto volontario, di amore sano e non pietoso. Non va a centallora, per le strade di Napoli, a trovare pupe, da ubriaco strafatto. Non sfascia auto milionarie. Non esibisce un selfie sulle isole sperdute, a bordo di aerei privati o in tenuta hot. Dries Mertens si è innamorato di Napoli e dei napoletani, la sera, passa in pizzeria, ordina un tot di Margherite, se le carica appresso e si trasferisce, nella notte napoletana, negli antri bui della Stazione ferroviaria dove giacciono i senzatetto, affamati, assiderati da questo cattivo inverno, di ghiaccio e di neve pure sul golfo. Distribuisce tranci di pizza con la stessa gioia con la quale mette in rete i palloni, ogni domenica. Sono fette di vita inaspettata da un campione, perché la foto segnaletica della categoria è quella dei cialtroni, privilegiati, ricchi e scemi, senza il minimo rispetto del denaro, profittatori di questo pezzo di carriera per concedersi il lusso sfrenato.

No, Dries Mertens è un belga diverso, ad esempio, dal suo compatriota Radja Nainggolan che ha modi opposti, più plateali, per farsi conoscere e riconoscere, fuori dai prati di football.

La non notizia diventa una notizia, la normalità, la vita seria, ordinaria ma di impegno verso gli altri, di chi soffre, di chi non ha dimora fissa e ha smarrito la speranza, è qualcosa di straordinario in un mondo, quello del football in particolare, dove l'ego è ai massimi e tutto quello che gira intorno è fuffa.

Mertens è un esempio non unico o esclusivo ma assai raro, reso manifesto dai media, non certo dal ragazzo fiammingo che compie le sue opere pie senza pubblicità e corteo di fotografi e sponsor. I francesi usano i belgi nelle loro barzellette come noi i carabinieri.

Mertens è una risata serena a queste sciocche e presuntuose credenze; continuerà a fare gol, a tagliare a fette le difese avversarie e le pizze Margherita, andrà negli ospedali per una carezza a chi cerca la luce e il conforto dalle malattie. Dries ha già vinto il suo scudetto.

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