Messi allo scontro finale nel supermarket Barça. Vidal e Suarez per l'Italia

Il papà della Pulce sbarca a Barcellona: "Difficile resti...". Fumata nera all'incontro con Bartomeu

Messi allo scontro finale nel supermarket Barça. Vidal e Suarez per l'Italia

Sappiamo persino dove (al ristorante italiano La Focaccia) e che cosa (rigatoni e melanzane alla parmigiana) ha mangiato Jorge Messi, padre di Leo, atterrato ieri mattina a Barcellona, ma il futuro di suo figlio resta un mistero. Soprattutto dopo l'incontro, avvenuto alle 19.30, tra lo stesso Jorge Messi e Bartomeu. All'arrivo all'aeroporto Prat, il papà della Pulce ha spiegato ai cronisti di ritenere molto difficile che il figlio possa restare al Barça. Jorge si è quindi incontrato con i legali di famiglia negli uffici della Fondazione Leo Messi, ha pranzato con l'altro figlio Rodrigo, poi si è diretto all'abitazione della Pulga. Il vertice con Bartomeu è durato un'ora e mezza: da una parte papà Messi, Rodrigo e uno degli avvocati di famiglia, Jorge Pecourt, dall'altra Bartomeu con il dirigente Bordas. È stato muro contro muro e le possibilità di un trasferimento di Messi continuano a essere legate alla clausola rescissoria.

Al momento nessun club, compreso il City degli sceicchi (già graziato dal Tas), si trova nelle condizioni di versare i 700 milioni, a meno di non tagliare pezzi da novanta e ridurre gli ingaggi per rientrare nei parametri del Fair Play finanziario. Jorge Messi è rimasto fermo sulle proprie posizioni: la clausola va portata al massimo a 150 milioni. Bartomeu non ne vuole sapere, offre un rinnovo fino al 2022, ed è pronto in alternativa a trascinare in tribunale i Messi, così come i dirigenti della Fifa, nel caso venisse consentito, a colpi di carte bollate, un eventuale trasferimento dell'argentino a "parametro zero". È anche vero che quei 700 milioni tengono in ostaggio sia il fantasista che il club. Qualsiasi possa essere la soluzione, qualcuno uscirà con le ossa rotte.

Le titubanze del City, anche se ieri a Barcellona è stato intercettato Ferran Soriano, direttore esecutivo dei Citizens, fanno lievitare l'ottimismo di altri quattro club: all'Inter, che aveva già pensato alla Pulce in tempi non sospetti, si stanno aggiungendo la Juve (Andrea Agnelli avrebbe parlato al telefono con Sanchez Vera, uno dei legali di Messi), il Psg e addirittura lo United. Dal canto suo il Barça sta vivendo giorni di autentica rivoluzione, come per altro annunciata con l'arrivo di Koeman sulla panchina. Ceduto Rakitic per 1,5 milioni al Siviglia, il supermarket azulgrana si appresta a collocare sullo scaffale delle offerte speciali Suarez e Vidal.

Per l'uruguayano resta calda la pista Juventus. Pur di non accollarsi un altro anno di stipendio (15 milioni netti), i catalani sono disposti ad offrirgli il transfer gratuito. Per il centrocampista cileno l'Inter pagherebbe 8 milioni, sottoscrivendo col giocatore un biennale da 6 a stagione (più l'opzione per un terzo anno). Sempre calde le piste italiane per Lautaro e Dybala, importante moneta di scambio nel caso in cui Messi dovesse prendere la strada per l'Italia. Al momento in entrata sembra fatta solo per l'olandese del Liverpool Wijnaldum (dopo il "tradimento di Van De Beek), operazione che sta facendo innervosire i tifosi del Barça quasi quanto la partenza di Messi.

«Stanno esaltando Wijnaldum come se fosse Neymar - si legge sulle pagine di alcuni club di sostenitori - ci prendono in giro. Non sanno come trattenere Messi e confermano Braithwaite. Stiamo diventando la barzelletta d'Europa».

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