Keisuke Honda è sempre stato un giocatore schietto: da quando veste la maglia del Milan, infatti, il nipponico ha sempre detto quello che pensava, anche a costo di risultare impopolare. L'ex Cska Mosca è a Milano dal gennaio del 2014 e fino a questo momento ha messo insieme 85 presenze e 10 reti in tutte le competizioni. Honda andrà in scadenza il 30 giugno del 2017 e Montella non l'ha praticamente mai preso in considerazione visto che ha giocato solo 18' minuti più recupero spalmati in due presenze. Il classe 86 è un calciatore umile, un gran lavoratore e sta accettando le decisioni del tecnico: nonostante non giochi con il Milan, però, continua ad essere un punto di riferimento per la nazionale giapponese.
Direttamente dal ritiro del Giappone, che sarà impegnato domani contro l'Iraq per le qualificazione dei Mondiali del 2018, Honda non le ha mandate di certo a dire ai tifosi del Milan e ai microfoni di Kyodo News ha attaccato: "In Giappone i tifosi non fischiano mai la propria squadra, mentre a Milano ne sento fin troppi. Quello che davvero non funziona al Milan è che quando sei sotto durante una partita, i tifosi ti abbandonano, non sento alcun amore.
Ma appena inizi a vincere, ti trattano come uno di famiglia. A loro interessano solo i numeri, conta solo vincere o perdere. Questa ossessione per la vittoria porta pressione e la si può sopportare solo con il talento"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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