Milan, alla settimana perfetta di Pioli mancano Bennacer, CDK e il gioco

Il regista è fondamentale, mentre il talento è sempre un mistero

Milan, alla settimana perfetta di Pioli mancano Bennacer, CDK e il gioco

Adesso che il treno Milan è stato rimesso sul binario giusto e ha ripreso la sua marcia, è possibile leggere dietro la «settimana perfetta (definizione di Stefano Pioli) - due successi consecutivi in campionato più quello in Champions con il Tottenham - anche i conti che non ancora tornano e che diventano il prossimo banco di prova per centrare l'obiettivo rimasto a disposizione, il piazzamento in zona Champions. Inevitabile cominciare dalla lista degli assenti che mancano all'appello e che possono rimediare, per esempio, al curioso deficit registrato nelle tre sfide di cui sopra. E cioè il possesso palla inferiore ai rivali, un tempo caratteristica esclusiva dei rossoneri capaci di comandare il gioco e invece in quest'ultima versione, con il 3-4-2-1, ridotti a subire l'altrui dominio. A Monza, specie durante la ripresa, la costante pressione della squadra di Palladino, in alcuni snodi, è risultata persino imbarazzante. «Poi torneremo allo schieramento di una volta» è la promessa di Pioli che vuole dapprima restituire sicurezza ed entusiasmo alla truppa e poi recuperare il disegno tattico originario.

In tema di recuperi quelli più urgenti e diciamo anche più attesi sono legati a Bennacer, uno dei pochi costruttori tra i centrocampisti, e in particolare a Maignan il portiere anche se proprio nelle ultime apparizioni Tatarusanu ha recuperato credito e prestigio presso pubblico e critica. Poi quando sarà il tempo di Ibra allora Pioli avrà davvero a disposizione il meglio della rosa a disposizione, al netto del mercato estivo più recente che è sempre sotto osservazione e con un bilancio in terreno negativo.

Origi riproposto a Monza ha un senso logico (Giroud non può giocarle tutte) e anche strategico visto lo schieramento sul binario di destra dove forse può esprimere al meglio le sue potenzialità inespresse. Il secondo esponente di questa categoria è naturalmente CDK, al secolo Charles de Ketelaere, profilo di belga algido e anonimo. Pensate: si è mai sentito parlare del giovanotto fuori da Milanello per un post, una uscita serale, una sua dichiarazione? Naturalmente no. Sembra la conferma che il suo maggiore limite sia costituito soprattutto dal temperamento poco incline al torneo italiano, alle esigenze del Milan dove pure da Leao tutti gli hanno offerto quotidiana dose di fiducia incondizionata. «Prima o poi segnerà» la convinzione di Pioli dopo quell'errore che ha del clamoroso per la distanza dalla porta e la facilità della soluzione. CDK ha impiegato un tempo di gioco in più per calciare col destro e si è cosi ritrovato un difensore del Monza pronto a deviare.

Se persino Bakayoko, sparito dai radar di Milanello nei mesi passati, è riemerso all'improvviso vuol dire che c'è ancora tempo per lui. E anche per l'area tecnica che su di lui ha investito tutto il budget del mercato estivo.

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