Diavolo in serbo

Milan su Samardzic e Pavlovic, Cardinale a Milano. Di Lorenzo: "Sì al Napoli ma per Conte"

Diavolo in serbo
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Sta nascendo un Milan alla serba. I rossoneri hanno messo nel mirino il centrocampista offensivo Lazar Samardzic e il centrale Strahinja Pavlovic. Rossoneri al lavoro per provare a chiudere il doppio colpo. L'operazione più semplice appare quella che conduce al difensore: pronti 18-20 milioni per incassare il sì del Salisburgo, che vorrebbe di più ma appare propenso ad accontentare il classe 2001, che ha chiesto la cessione e vuole sbarcare a Milano. Pronto per Pavlovic un contratto quinquennale da 1,8 milioni a stagione. Passi avanti per il connazionale Samardzic per il quale il Diavolo non vorrebbe spendere più di 10 milioni aggiungendo una contropartita tecnica. Un nome papabile porta a Tommaso Pobega, anche se i friulani preferirebbero un giovane di prospettiva come Zeroli (c'è il veto dei rossoneri) e Liberali.

Lavori in corso al netto dell'intesa ancora da raggiungere col papà-agente del classe 2002. Per la mediana il Milan non molla la presa per Fofana del Monaco (intesa per un quadriennale da 3 milioni annui). Di tutto questo e della programmazione della nuova stagione si è parlato nel vertice di ieri a Milano tra Cardinale, Ibrahimovic, Moncada e Furlani. Intanto, passi avanti in casa Juventus per l'approdo di Todibo in bianconero: accordo già trovato per un quinquennale da 2,5 milioni. A finanziare l'affare la cessione di Soulè, sempre più vicino alla Roma.

Il Napoli ha l'accordo con Lukaku per un triennale da 6,5 milioni a stagione e ora punta a definire la sessione di Osimhen al Psg per una cifra superiore ai 100 milioni per poi sbloccare l'arrivo del belga dal Chelsea. Fatta intanto per il rinnovo del centrocampista Folorunsho con gli azzurri fino al 2029. Infine un retroscena sul capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, svelato dal suo agente Mario Giuffredi: «Lo volevano Juventus, Inter, Roma e Atletico Madrid. La prima squadra a chiamarmi fu l'Inter, ma non c'è mai stato nessun accordo con altri club. Di Lorenzo ha scelto di non andare via dopo una brutta annata, ma di restare per riportare in alto il Napoli.

E l'ha fatto perché c'è Conte, con un altro allenatore sarebbe andato via, perché l'anno scorso a un certo punto faceva il dirigente e si è trovato abbandonato. Ha ottenuto un rinnovo con aumento per restare? Non abbiamo mai parlato di soldi col presidente De Laurentiis che ha sempre valorizzato Giovanni in questi anni».

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