Milan, la tappa di Firenze vale quella con il Tottenham

Pioli: "È la nostra Champions". Il 4° posto obiettivo stagionale. Ma Italiano è una bestia nera...

Milan, la tappa di Firenze vale quella con il Tottenham

«Firenze è la nostra Champions». Può sembrare solo un intelligente tentativo di motivare il Milan in vista del viaggio in Toscana ma è invece il retropensiero autentico di Stefano Pioli e di tutto il Milan. Nel senso che Tottenham può valere una fortuna (l'eventuale passaggio al turno successivo dei quarti di finale) ma non è l'obiettivo dichiarato che resta la classifica finale da centrare con uno dei tre posti disponibili per avere accesso alla prossima edizione della Champions. Il piazzamento finale vale quasi più di un eventuale quarto europeo. Perciò nei piani di Stefano Pioli il Milan di stasera cambia solo per necessità e non per calcolo: due sono gli squalificati da sostituire (Leao e Krunic, al loro posto Rebic e Bennacer), uno l'infortunato di cui fare a meno (Diaz: leggera distorsione al ginocchio, al suo posto CDK senza indugi). Di qui la necessità di surfare sull'onda lunga dei quattro successi consecutivi contabilizzando i recuperi di Calabria e Florenzi, prendendo spunto persino dalla suggestiva data, il 4 marzo, che coincide con l'anniversario della morte di Davide Astori («è sempre con me» dice il tecnico) ricordato da Pioli con un filmato per valorizzare la nascita di una associazione legata all'ex capitano viola.

Firenze val bene un piazzamento Champions per una serie di motivi. Primo tra tutti quello di cancellare il ricordo, malinconico, del precedente viaggio che coincise con la sconfitta dinanzi a Italiano, uno che persino con lo Spezia rese la vita amara a Pioli e al Milan. Servirebbero gol visto che in attacco tra Giroud (7 reti) e Origi (appena 2), c'è una produzione ridotta. Può contribuire magari Ibra che non vuole fermarsi ai 5 minuti vissuti con l'Atalanta. «Dovreste vedere la differenza degli allenamenti con e senza Ibra» fa sapere Pioli.

Nel frattempo il tema nuovo stadio continua a tenere banco. Sono tre le novità del giorno in casa Milan: 1) la scelta, come consulente, di una società, Caa Icon, leader nel preparare le attività per arrivare alla costruzione di impianti; 2) organizzato per martedì prossimo a Londra un tour didascalico riservato a tifosi e media nello stadio nuovo del Tottenham, indicato da Cardinale come modello per lo stadio in zona La Maura, a Milano; 3) a dispetto delle smentite, l'archi-star Stefano Boeri, l'ideatore del bosco verticale, il magnifico grattacielo della zona Isola, è stato incaricato di studiare il nuovo impianto, forzatamente diverso da quello della Cattedrale perché dev'essere anche più ampio (70-75mila spettatori).

Una curiosità infine: risalirebbe al 2022, quando i due club erano alle prese con il progetto comune per il nuovo

San Siro, il patto di riservatezza firmato dal club di Zhang con la famiglia Cabassi, proprietaria del terreno di Rozzano, indicato come piano B dopo la scelta milanista di puntare a uno stadio da solo nel comune di Milano.

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